Borgo NewsCrocevia BANCO DI SCUOLA O BANCO DELL’IMPUTATO? di Riccardo Campanini di BorgoAdmin 23 Novembre 2023 di BorgoAdmin 23 Novembre 2023 225 In Sicilia, patria di Luigi Pirandello, un’intera classe deve ripetere l’esame di maturità a causa del ricorso di un’alunna che ritiene di essere stata discriminata al momento della prova orale, ma l’esito del secondo esame è quasi identico per tutti gli esaminandi, compresa la “colpevole” della ripetizione. In Portogallo, patria di Fernando Pessoa – il poeta dalle molte identità fittizie – il premier Antonio Costa viene scambiato col quasi omonimo Ministro Antonio Costa Silva in un’intercettazione telefonica e a causa di questo errore di trascrizione è costretto a dimettersi, pur non risultando imputato nell’inchiesta su una presunta vicenda di corruzione. Se non fossero vere, le vicende appena descritte sembrerebbero davvero frutto della fantasia dei due citati geni letterari, a conferma del fatto non vi è nulla di più romanzesco della realtà. Ma, a parte queste curiose analogie tra letteratura e cronaca, vi è un elemento comune tra le due vicende: ovvero il coinvolgimento – con esiti in verità non particolarmente felici – della magistratura Se nel caso della falsa indagine su Antonio Costa si è trattato, così pare, di un errore materiale, particolarmente grave visto che ha provocato un terremoto politico (e proprio la delicatezza della vicenda avrebbe dovuto indurre alla massima attenzione e prudenza), il discorso sul caso della “doppia maturità” è un po’ più complesso e induce a diverse considerazioni. La prima, parte dal ben noto detto “summum ius, summa iniuria”, che risale all’antica Roma – e i Romani di queste cose se ne intendevano, visto che dopo 2000 anni il loro diritto viene ancora studiato all’Università; come a dire che a voler essere troppo giusti si finisce talvolta col fare dei grossi torti, come appunto nel caso sopra citato: per soddisfare le (forse) legittime pretese di una sola studentessa un’intera classe è stata costretta a ripetere a distanza di alcuni mesi l’esame di maturità, con quanto stress, fastidio e preoccupazione è facile immaginare. Ma soprattutto, dietro al ricorso alla giustizia amministrativa contro l’esito di un esame vi è un’idea distorta del rapporto tra studenti (e genitori) da una parte e insegnanti dall’altra, quasi si trattasse di una contrapposizione tra interessi e “fazioni”, e non invece – come dovrebbe essere – di una alleanza educativa tra genitori e docenti per favorire la crescita intellettuale e civile dei ragazzi e delle ragazze. Contrapposizione che, nei casi-limite, porta purtroppo ai sempre più frequenti episodi di violenze di genitori nei confronti di insegnanti “colpevoli” di aver ripreso i loro figli o di aver dato loro delle insufficienze. In questi giorni, anche a seguito dell’ennesimo terribile femminicidio, si sottolinea giustamente l’importanza di promuovere in tutte le sedi l’educazione al rispetto e ad un’affettività matura e consapevole. E quale tema sarebbe più adatto di questo per una collaborazione virtuosa tra scuola e famiglia, mirata appunto ad educare, in particolare i maschi, a distinguere l’amore da quello che amore non è, anzi è il suo contrario, ovvero il possesso, la sopraffazione, la violenza? O, per dirla con le parole di una famosa canzone di quasi 50 anni fa – evidentemente certi problemi sono tutt’altro che nuovi – “si dice amore, però no, chiamarlo amore non si può”. E che a nessuno venga in mente –magari paragonando questo testo a quelli, ben più elevati, di Pirandello o Pessoa – che in fondo sono solo canzonette. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente CRISTIANI PER IL SOCIALISMO E 50 ANNI DI PROTEZIONE CIVILE A PARMA: 2 SPECIALI CONVEGNI IN PROGRAMMA post successivo 23.11.2023 DIRITTO DI ASILO CON CHIARA MARCHETTI DI CIAC ONLUS Dalla stessa sezione LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 IL MINISTRO, IL PONTE E LO STRETTO (NECESSARIO?)... 21 Marzo 2024 IL SILENZIO DEGLI INCOERENTI di Riccardo Campanini 7 Marzo 2024 GRETA NEL PAESE DEI TRATTORI di Riccardo Campanini 22 Febbraio 2024 SPORTIVI (E NON), DIVERSAMENTE ITALIANI di Riccardo Campanini 8 Febbraio 2024 AD AUSCHWITZ C’È ANCORA LA NEVE di Riccardo... 25 Gennaio 2024 ELETTORI E VOTO: NON SEMPRE C’È (ANCORA) DOMANI ... 11 Gennaio 2024 ANNO NUOVO, SEDE NUOVA di Riccardo Campanini 21 Dicembre 2023 LA “SVEGLIA” DEL CENSIS di Riccardo Campanini 11 Dicembre 2023 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ