Borgo NewsCrocevia LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di Riccardo Campanini di BorgoAdmin 23 Aprile 2024 di BorgoAdmin 23 Aprile 2024 81 Qualcuno, forse per esorcizzare certe candidature che si stavano profilando, aveva giustamente osservato che “il Parlamento europeo non è l’Isola dei famosi”. Eppure a leggere i nomi di alcuni – possibili o sicuri – candidati alle elezioni di giugno sembra quasi che il non sapere nulla dell’Unione europea, dei suoi (complessi) meccanismi, delle sue competenze, diventi un vantaggio nella “corsa” a conquistare un seggio a Bruxelles/Strasburgo. Il paradosso è che, intanto, tutti, o quasi, criticano l’Europa e dicono che andrebbe cambiata profondamente. Ma, appunto, come fare a cambiarla se non si sa come funziona? E’ un po’ come lamentarsi che la macchina, o il PC, sono difettosi e poi, anziché rivolgersi ad un esperto, chiedere aiuto a qualche personaggio dello spettacolo o dello sport (che poi magari riesce anche a ripararla, ma non certo perché è il “suo mestiere”). Ad esempio, si fa spesso della (facile) ironia su talune regolamentazioni europee apparentemente cervellotiche, come quelli concernenti le misure minime o massime di determinati ortaggi; eppure queste norme sono frutto – è proprio il caso di dirlo….- di lunghe e complesse interlocuzioni tra le istituzioni europee , compreso il Parlamento, e non potrebbero essere adottate senza il consenso di quest’ultimo, Ma è chiaro che, se, come capita di frequente, i parlamentari (italiani)anziché lavorare a Bruxellese per occuparsi di queste e altre questioni, se ne stanno in Italia, e intanto magari rilasciano dichiarazioni di fuoco contro i burocrati europei, questo fondamentale controllo da parte dei nostri rappresentanti (oltretutto ben remunerati) viene meno. Anche perché, il più delle volte, i parlamentari europei eletti negli altri Paesi dell’U.E. sono invece quasi sempre presenti e attivi nel difendere, legittimamente, gli interessi dei propri elettori. Partendo da queste considerazioni dovrebbe essere ovvio che nella scelta dei candidati alle elezioni di giugno andrebbero privilegiati quei parlamentari uscenti, che, spesso in modo silenzioso e non appariscente, hanno lavorato con impegno e competenza; ma succede invece che il più delle volte vengano loro preferiti candidati “di immagine” che porteranno (forse) qualche voto in più, ma non saranno poi in grado di svolgere al meglio il loro lavoro di parlamentari europei, o addirittura non metteranno nemmeno pure piede a Bruxelles, visto che si dimetteranno subito dopo essere stati eletti. “Perché dare il voto per il Parlamento europeo a una persona che di sicuro se vince non ci va? Queste sono ferite per la democrazia che scavano un fosso per cui la democrazia non è più amata” Se lo dice – a chiare lettere – uno che è stato Presidente del Consiglio italiano e Presidente della Commissione europea, allora c’è davvero da essere preoccupati, e forse anche un po’ indignati. Come italiani, e come europei. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente LA LIBERAZIONE È OGGI di Albertina Soliani post successivo SINTESI DEL CAMMINO SINODALE PARROCCHIA SANTA TERESA DEL BAMBIN GESU’ GRUPPO D’ASCOLTO. VIENI E VEDI Dalla stessa sezione CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 IL MINISTRO, IL PONTE E LO STRETTO (NECESSARIO?)... 21 Marzo 2024 IL SILENZIO DEGLI INCOERENTI di Riccardo Campanini 7 Marzo 2024 GRETA NEL PAESE DEI TRATTORI di Riccardo Campanini 22 Febbraio 2024 SPORTIVI (E NON), DIVERSAMENTE ITALIANI di Riccardo Campanini 8 Febbraio 2024 AD AUSCHWITZ C’È ANCORA LA NEVE di Riccardo... 25 Gennaio 2024 ELETTORI E VOTO: NON SEMPRE C’È (ANCORA) DOMANI ... 11 Gennaio 2024 ANNO NUOVO, SEDE NUOVA di Riccardo Campanini 21 Dicembre 2023 LA “SVEGLIA” DEL CENSIS di Riccardo Campanini 11 Dicembre 2023 BANCO DI SCUOLA O BANCO DELL’IMPUTATO? di Riccardo... 23 Novembre 2023 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ