QUALI SPAZI PER LA PROSSIMA LEGGE DI BILANCIO?  di Alfredo Alessandrini

di BorgoAdmin

La prossima legge di bilancio 2025 si presenta con nuove difficoltà all’orizzonte. La prima riguarda la previsione del Prodotto Interno Lordo per l’anno in corso, che sia la Commissione Europea che l’Istat stimano allo 0,7%, dato estremamente modesto che condiziona e limita significativamente gli spazi per una politica di bilanci espansiva. Anche se prendiamo il dato del PIL 2024 all’1%. come figura nel DEF recentemente presentato (non commento questo non DEF), non vi sono spazi per una politica economica espansiva.  Questo è confermato dall’analisi del clima di fiducia delle imprese che ha evidenziato nel mese di febbraio scorso una previsione negativa rispetto al modesto aumento di gennaio. Quindi possiamo definire l’anno in corso, dal punto di vista economico, un periodo non lontano dalla stagnazione economica e quindi con scarse possibilità di mettere mano alle riforme annunciate dal Governo. Se rappresentiamo in modo sintetico il funzionamento di un Paese, possiamo vedere tre componenti principali che compongono la struttura economica. Vi è lo Stato, che ha il compito di ridistribuire le risorse prelevate con il sistema fiscale verso l’utilizzo pubblico: la scuola per tutti, la sanità per tutti, lo stato sociale e il sistema di welfare con le pensioni.  In estrema sintesi ha il compito di preservare ed accrescere i beni pubblici nelle loro forme.

Vi è poi il mercato che, con le opportune regole, ha il compito di creare ricchezza privata attraverso il sistema delle imprese e attraverso il lavoro. Da ultimo vi è la comunità attraverso le sue varie autonome forme di aggregazione quali le associazioni di promozione sociale, il terzo settore, le associazioni culturali, le associazioni ecclesiali. Queste tre componenti compongono lo Stato democratico e tutte contribuiscono alla crescita del bene comune. Se la componente del mercato rallenta, ne consegue un contenimento delle risorse per le altre componenti. Di qui la nostra preoccupazione per la modesta crescita che tutti i centri di ricerca prevedono per il 2024. Vediamo ora di capire la ragione di questo nostro ragionamento:

la domanda globale, in estrema sintesi , si compone delle spese di consumo, delle spese per interventi e investimenti privati,  delle spese finanziate dal gettito fiscale e da quelle finanziate dal debito pubblico.     Ecco perché l’andamento del prodotto interno lordo è un elemento importante dell’intera crescita del Paese. E’ quindi di fondamentale importanza un sistema fiscale equo, che si caratterizzi per un gettito di risorse in grado di sostenere le componenti pubbliche che abbiamo esaminato in precedenza. Questa premessa si fonda su uno dei pilastri della nostra Costituzione, che prevede un sistema fiscale di tipo progressivo. Ecco perché l’evasione fiscale stimata in 100 miliardi all’anno toglie risorse fondamentali per sostenere spese indispensabili alla vita delle persone, soprattutto quelle meno abbienti, come sono le pensioni e i vari tipi di sostegno a chi versa in condizioni di difficoltà, a veri e propri investimenti per il futuro quali scuole e sanità, alla sicurezza, tema oggi molto sentito dalla collettività. L’impegno per un fisco giusto e per una reale lotta all’evasione sono obiettivi irrinunciabili. E soprattutto è indispensabile la formazione di un cultura sociale orientata alla fiscalità equa  le strade dei condoni,  dei  concordati preventivi  e della rottamazione delle cartelle a nostro avviso non concorrono a questa finalità.

 

Dalla stessa sezione

Lascia un commento