Crocevia IL DITO E LA LUNA – ANZI, LA TERRA di Riccardo Campanini 18 Ottobre 2019 di Riccardo Campanini 18 Ottobre 2019 146 di Riccardo Campanini – Dice un famoso proverbio cinese che “quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Qualcosa del genere – magari utilizzando termini più “politicamente corretti ” per non offendere nessuno – si può applicare alle proteste contro il cambiamento climatico e in particolare alla leader di quel movimento, ovvero Greta Thumberg. A leggere o ad ascoltare certi commenti, infatti, sembra che il grande problema è se lei (Greta) sia in buona fede o – come sostengono in tanti – sia invece manovrata (e finanziata) da qualche entità misteriosa ma non troppo; o ancora, se la ragazzina svedese è del tutto lucida o se la malattia di cui soffre altera suo modo di vedere le cose; e così via. Tutte reazioni che il proverbio di cui sopra riassumerebbe nella metafora del dito; perché il vero e drammatico problema è, appunto, la luna, ovvero il cambiamento climatico, che c’è, e ci sarebbe anche se Greta fosse rimasta solo un’anonima studentessa, e persino se la sua battaglia fosse mossa da chissà quali inconfessabili interessi. Ecco perché abbiamo pensato di dedicare ai tanti aspetti connessi al tema del cambiamento climatico e della difesa dell’ambiente buona parte di questa newsletter, la cui uscita avviene in concomitanza con il Sinodo straordinario sull’Amazzonia, che fa di questi argomenti uno dei nuclei centrali della propria riflessione. Va però aggiunto che l’astio e il disprezzo con cui, specie da una certa parte politica, vengono liquidate la protesta di Greta e dei milioni dei suoi giovanissimi followers di tutto il mondo hanno una ragione politica ed ideologica ben precisa. La tematica ambientale, infatti, è per sua natura “globale” e quindi mette in crisi le narrazioni “sovraniste”, secondo le quali per stare bene sarebbe sufficiente “chiuderci” e tenere fuori tutto ciò che di negativo viene dall’esterno. Ma se i ghiacci polari si sciolgono o le foreste pluviali bruciano, non è che le drammatiche conseguenze sull’ecosistema ( e sulla vita degli esseri umani) di tali fenomeni non ci toccano solo perchè avvengono a migliaia di chilometri da noi, né d’altronde esistono “muri” in grado di bloccarne gli effetti ….Di qui la rabbiosa reazione dei “sovranisti” di tutto il mondo di fronte agli appelli per la salvezza del pianeta – appunto del pianeta, non di questo o quello Stato! – che smentiscono clamorosamente i fondamenti stessi della loro “narrazione”: infatti, come possiamo illuderci di essere “padroni a casa nostra” se la terra, l’acqua, l’aria. il clima cambiano (in peggio) e noi non possiamo farci niente, anzi se l’unica possibilità di fermare o rallentare questo processo sta nell’esatto contrario dell’isolamento da loro predicato, ovvero in un accordo globale tra gli Stati? Ma c’è un altro aspetto della battaglia contro il cambiamento climatico che contrasta una mentalità oggi assai diffusa (e in questo caso le opinioni politiche c’entrano poco): quella secondo la quale, se c’è qualche problema, ci devono sempre pensare “gli altri”. Ora, nel caso dell’ambiente, è evidente che i governi e gli Stati devono fare la loro (grandissima) parte; ma è altrettanto chiaro che ognuno di noi può, nel suo piccolo, far pendere la bilancia dalla parte della salvaguardia del pianeta oppure da quella della sua distruzione. Si veda in proposito l’interessante articolo sull’iniziativa “Saturdays for future” , che mette in relazione la difesa dell’ambiente con un gesto apparentemente banale e insignificante come quello di fare (bene) la spesa. In questo senso si potrebbe aggiornare (e quasi rovesciare) così il proverbio citato all’inizio: lo stolto “guarda la luna e non muove un dito”; il saggio, invece, guarda la Terra e, viste le sue tante ferite, si impegna per proteggerla e guarirla. Che poi il “saggio” in questione sia ancora cinese, o invece svedese, o di qualche altro paese, ha ben poca importanza. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente CAMBIAMENTI CLIMATICI, I RAGAZZI NON VANNO LASCIATI SOLI! post successivo Al via la 6° ed. di Borgo Lab – 25-10-2019 Dalla stessa sezione LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 IL MINISTRO, IL PONTE E LO STRETTO (NECESSARIO?)... 21 Marzo 2024 IL SILENZIO DEGLI INCOERENTI di Riccardo Campanini 7 Marzo 2024 GRETA NEL PAESE DEI TRATTORI di Riccardo Campanini 22 Febbraio 2024 SPORTIVI (E NON), DIVERSAMENTE ITALIANI di Riccardo Campanini 8 Febbraio 2024 AD AUSCHWITZ C’È ANCORA LA NEVE di Riccardo... 25 Gennaio 2024 ELETTORI E VOTO: NON SEMPRE C’È (ANCORA) DOMANI ... 11 Gennaio 2024 ANNO NUOVO, SEDE NUOVA di Riccardo Campanini 21 Dicembre 2023 LA “SVEGLIA” DEL CENSIS di Riccardo Campanini 11 Dicembre 2023