Crocevia Avanti popolo, anzi indietro di Riccardo Campanini 11 Febbraio 2016 di Riccardo Campanini 11 Febbraio 2016 C’è un elemento inquietante nel dopo- primarie del centrosinistra per designare il candidato Sindaco di Milano: vale a dire la pressoché completa “sparizione” del protagonista (almeno teorico) di quella consultazione, ovvero il cittadino-elettore. A questo, infatti, servono (o dovrebbero servire) le primarie: a dare al cittadino la possibilità di scegliere il Sindaco che lo rappresenterà in caso di vittoria evitando che la designazione venga fatta direttamente dai vertici dei partiti. Ebbene, nei commenti e nelle valutazioni seguite alle primarie meneghine, degli oltre 50.000 milanesi che si sono recati ai gazebo, sfidando il freddo e la pioggia, non c’è praticamente traccia. Gli unici che hanno suscitato un po’ di interesse sono stati , chissà perché, i cinesi, protagonisti loro malgrado in quanto accusati (senza motivo, come si è poi appurato) di essersi recati a votare in massa per sostenere il candidato vincente. Eppure, quando, 5 anni fa, l’esito delle primarie fu favorevole all’esponente “di sinistra”, si levarono i peana e gli elogi per il “popolo progressista” che coraggiosamente aveva voltato le spalle ai candidati del PD. Ma stavolta no, non se parla nemmeno: la sola idea che la maggioranza dei votanti abbia autonomamente scelto Sala, ritenendolo il miglior candidato Sindaco tra quelli in lizza, è per molti assolutamente destituita di ogni fondamento; in realtà dietro ogni voto per Sala c‘era l’ombra di Renzi, anzi di CL, anzi degli immancabili “poteri forti” – tanto che qualcuno già ipotizza di schierare contro il candidato Sindaco un’alternativa davvero “di sinistra”. La cosa è tanto più strana se si pensa che l’area politica che a livello locale fa questi ragionamenti è la stessa che, a livello nazionale, si è battuta fino all’ultimo contro quella parte della nuova legge elettorale che prevede le cosiddette “liste bloccate” alle quali avrebbe (a parole) preferito invece una scelta dei candidati basata unicamente sulle preferenze. Ma, una volta introdotte queste ultime, cosa succederebbe se (ipotesi tutt’altro che remota) anche a livello nazionale gli elettori preferissero i candidati “renziani”? E infatti, quando si discuteva dell’Italicum, qualche commentatore malizioso (o forse solo ben informato) sosteneva che chi si opponeva fieramente alle liste bloccate minacciando di far mancare il proprio voto cercava in realtà barattare il sì alla legge elettorale in cambio di qualche posto “sicuro” in quelle stesse liste…. Ora, che le primarie vivano un momento di difficoltà, se non di crisi, è indubbio; ma resta il fatto che, parafrasando una famosa boutade sulla democrazia, esse siano il peggiore sistema di scelta dei candidati a parte tutti gli altri. Così come è altrettanto certo che esse dovrebbero essere particolarmente apprezzate e sostenute proprio dalle minoranze: ben difficilmente, infatti, Sindaci “arancioni” come Pisapia a Milano (o Doria a Genova) sarebbero stati designati dalla Segreterie dei partiti. Ma applaudire le primarie solo quando il loro responso è quello auspicato è esattamente il modo migliore per gettare discredito su di esse e creare disaffezione nei cittadini. Cinesi esclusi, naturalmente. Riccardo Campanini 0 FacebookWhatsappEmail post precedente 12 FEBBRAIO ORE 17.00 BORGO LAB SI PRESENTA ALLA CITTA’ post successivo Dinamiche interculturali e interreligiose inedite tra due appuntamenti ONU Della stessa sezione CHI SI SIEDE E’ PERDUTO di Riccardo Campanini 24 Maggio 2023 LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN TRENTINO di... 11 Maggio 2023 SPERIAMO CHE SIA FEMMINA di Riccardo Campanini 26 Aprile 2023 TARDINI E DINTORNI (MA NON E’ L’ARENA) di... 12 Aprile 2023 BORSA E BORSEGGI: TRA IMBROGLIO E PREGIUDIZIO di... 30 Marzo 2023 IL NAUFRAGIO DELLA RAGIONE di Riccardo Campanini 15 Marzo 2023 FERMIAMO LA GUERRA (ALLA SCUOLA) di Riccardo Campanini 2 Marzo 2023 LA REPUBBLICA DI SANREMO di Riccardo Campanini 15 Febbraio 2023 ITALIA ED EUROPA: DIVERSI DA CHI? di Riccardo... 1 Febbraio 2023 “BECCARIA”: NUOVI DELITTI, VECCHIE PENE di Riccardo Campanini 13 Gennaio 2023