I ponti Occorre un impegno globale per la “casa comune”: mons. Mario Toso sull’Enciclica “Laudato Si'” di BorgoAdmin 29 Ottobre 2015 di BorgoAdmin 29 Ottobre 2015 78 “I cattolici non si devono limitare alle pur doverose microrealizzazioni, ma essere protagonisti di un movimento globale per la ‘casa comune’, portando il loro specifico contributo”: è questo uno dei passaggi significativi che ha caratterizzato la relazione di Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza e già Segretario del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, intervenuto lo scorso 23 ottobre al secondo incontro di approfondimento sull’Enciclica “Laudato Si’” nell’ambito del ciclo promosso da Progetto culturale diocesano, Centro di etica ambientale, Cappella universitaria, Commissione Giustizia e Pace, MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale). Nel corso della relazione, intitolata “La cura della casa comune. Aspetti teologici, ecologici, economici e pedagogici”, mons. Toso ha evidenziato che l’Enciclica di Papa Francesco rappresenta un proseguimento della riflessione già portata avanti in precedenti documenti del Magistero ma introduce anche importanti elementi di novità, in particolare dove fa riferimento al principio dell’ ”ecologia integrale”, in cui l’ispirazione della fede e le conoscenze scientifiche, considerate in un’ottica interdisciplinare, trovano una loro sintesi. L’essere umano infatti è amministratore e non padrone del creato, che gli è dato “in prestito”: per cui la crisi ecologica attuale ha origine nella stessa umanità, che si è lasciata andare a un antropocentrismo deviato e all’assolutizzazione delle tecnoscienze. Non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche lecito e la libertà non deve trasformarsi in volontà di dominio e di potenza. La risposta a questa crisi – ha continuato Mons. Toso – risiede nella capacità di riscoprire e affermare l’universale destinazione dei beni (l’acqua non è una merce), nell’educarsi ed educare a un nuovo rapporto con i beni che la natura offre, improntato alla sobrietà e al rispetto dell’ambiente e nella capacità di detronizzare dallo status di valori assoluti le tecnoscienze e il mercato: essi sono strumenti e non fini e devono essere a servizio di un’economia a misura d’uomo e di ambiente, in grado di garantire il giusto livello di benessere a tutti gli abitanti del pianeta (e non solo a una parte di essi) in un corretto rapporto con la natura. Toso han poi toccato il tema difficile ma affascinante dell’esigenza di un’Autorità politica mondiale, già evocata nella “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI. Qualcuno teme un nuovo “Leviatano”, ha detto sorridendo il presule, ma non si tratta certo di questo: il punto è individuare una sede decisionale che sia all’altezza dei problemi di oggi, che sono – e vanno affrontati – su scala globale. Anche questo è un campo di impegno per i cattolici, assieme a tutti coloro che hanno a cuore il destino del pianeta, dell’umanità di oggi e delle generazioni che verranno. Sandro Campanini 0 FacebookWhatsappEmail post precedente La Giornata del Dialogo Cristiano Islamico post successivo “Sguardi stranieri sulla nostra città”, la nuova pubblicazione di Parma per gli Altri Della stessa sezione QUINDICI VOCI CONTRO LA GUERRA di Novita Amadei 23 Novembre 2023 AL SINODO LAVORI IN CORSO di Franco Ferrari 9 Novembre 2023 NON REAGIAMO ABBASTANZA! L’ACCORATO APPELLO DELLA LAUDATE DEUM... 26 Ottobre 2023 RIPENSARE IL MINISTERO ORDINATO di Carla Mantelli 12 Ottobre 2023 COSA RESTA DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’? LA... 28 Settembre 2023 IL CODICE DI CAMALDOLI E IL RITORNO DEI... 14 Settembre 2023 GIUSEPPE DOSSETTI. LA POLITICA COME MISSIONE di Lucia... 8 Giugno 2023 I DIECI ANNI DI DIALOGO ECUMENICO DI PAPA... 24 Maggio 2023 OLTRE I MURI di Filippo Ivardi Ganapini, missionario... 11 Maggio 2023 RIPENSARE IL MINISTERO, RIPENSARE LA CHIESA di Carla... 26 Aprile 2023 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ