NASCERE E RISORGERE NEL DEGRADO PER TENTARE L’OLTRE DEL NATALE di p. Filippo Ivardi Ganapini

di Redazione Borgo News

Happiness esce dalla strada e dalla tratta a Castel Volturno e tenta una vita nuova in una struttura protetta.
Concetta entra in una comunità a Napoli dopo aver vissuto per oltre un anno, di stenti, in una casa occupata dove piove dentro, a Destra Volturno.
Preciouse fa una fatica da matti per mettere insieme le lettere in Italiano ma, tenacissima, viene ad ogni lezione e sorride quando riesce a leggere una parola.
Nell’asilo abbandonato a Destra Volturno è sorto, qualche anno fa, il Doposcuola Black&White che accoglie figli e figlie di famiglie disastrate di italiani e di migranti africani. Nella Sala Scommesse di Via Po a Destra Volturno si è trasferita da ottobre scorso la nostra Scuola d’Italiano Black&White per Stranieri, la “vera Scommessa” per tessere dignità.Il terreno avvelenato che ci hanno regalato a Destra Volturno conteneva amianto ma ora l’abbiamo bonificato e stiamo sognando uno spazio verde pubblico per bambini e ragazzi.
Sono solo alcuni tratti di Resurrezione che respiriamo nella terra ferita, ma assetata di riscatto, di Castel Volturno, vero “laboratorio interculturale di umanità”. Ce ne sono tantissimi di segni di speranza. Se alziamo lo sguardo li troviamo a livello globale: le donne e i giovani in Iran non fermano la loro protesta per un avvenire diverso, in Sudan i civili hanno firmato un fragilissimo patto con i militari per un cambio al vertice del Paese, qualche arma si ferma in Etiopia dopo la firma del Trattato di Pace, in Colombia si è dato il via all’esperimento di un governo che ascolta i poveri, gli indigeni, gli afrodiscendenti, in Brasile la vittoria di Lula ha ridestato la voglia di lottare e di rialzare la dignità calpestata dal criminale governo di Bolsonaro.

Sarà allora Natale, e quindi Nascita, solo Oltre.

Quell’oltre che Papa Francesco ci ha invitato, come missionari, a osare. Oltre la pesantezza di un momento storico anestetizzato al dolore del mondo. Oltre le guerre fratricide e la folle corsa agli armamenti. Oltre l’orizzonte culturale dell’accumulo sfrenato, dell’indifferenza disumanizzante, dell’odio verso il diverso, dell’economia che uccide, della distruzione degli ecosistemi, del “si è sempre fatto così”. Oltre una Chiesa centrata su di sé per camminare verso il Regno dell’amore. Oltre il nostro ego che fagocita i sogni e alimenta paure per andare verso l’Oltre del sé, dove abita l’amore e dove siamo finalmente noi stessi.

Natale è allora nascere all’autenticità di quello che siamo. Diventare ciò che siamo davvero. Il parto più duro e affascinante.

Oltre. Verso l’orizzonte dell’Altro e degli Altri, sorelle e fratelli tutti.

Dall'ultimo numero di BorgoNews