Borgo NewsCrocevia L’ANDAMENTO DEI CONTE di Riccardo Campanini di Riccardo Campanini 20 Maggio 2021 di Riccardo Campanini 20 Maggio 2021 91 Solo pochi mesi fa, a fine 2020, Conte (Giuseppe) festeggiava il suo terzo Capodanno a Palazzo Chigi, forte di sondaggi favorevoli e di una maggioranza parlamentare che, per quanto litigiosa e divisa, sembrava garantire solidità e durata al suo esecutivo. Negli stessi giorni Conte (Antonio) viveva invece un periodo particolarmente difficile, dopo l’eliminazione dell’Inter dalla Champions League (e da tutte le competizioni europee) e con un cammino non particolarmente brillante in campionato, tanto che quasi tutti prevedevano la fine della sua avventura in nerazzurro a fine stagione , se non addirittura prima. Sono passati solo 5 mesi, e la situazione, per i due Conte, si è completamente rovesciata: Giuseppe non è più Presidente del Consiglio e sta cercando faticosamente di ritagliarsi un nuovo ruolo politico di primo piano come leader dei 5 Stelle, impresa particolarmente complicata e difficile anche per la particolare “natura” giuridica e organizzativa del Movimento; Antonio, invece, ha da poco vinto lo scudetto con diverse giornate di anticipo, consegnandolo all’Inter dopo 9 anni di dominio della Juventus, ed è osannato da giornalisti e addetti ai lavori (gli stessi che in precedenza lo avevano aspramente criticato…). In politica, e nello sport, non c’è niente di sicuro e di stabile, verrebbe da dire osservando gli altalenanti destini dei due Conte; e infatti nulla garantisce che, tra qualche mese, Giuseppe non sia di nuovo “sull’altare” o Antonio “nella polvere” – parole che rimandano appunto ad un grande personaggio della storia passato rapidamente dalla gloria alla disfatta. Anche perché la vittoria e la sconfitta dipendono spesso da eventi imprevedibili e incontrollabili, come la decisione di aprire la crisi di governo da parte del leader di un partito esiguo numericamente ma decisivo per garantire la maggioranza. Per non parlare del calcio, dove a volte basta un episodio – un tiro che entra, o esce, per pochi centimetri – a cambiare l’esito non solo di una partita ma di un’intera stagione – senza parlare degli arbitri, altrimenti il discorso non finirebbe più…. In questi giorni i sondaggi danno in forte ascesa un partito, divenuto in poco tempo –sempre in base alle rilevazioni degli istituti demoscopici – una della principali forze politiche grazie ad un’impetuosa ascesa nei consensi. Ma, anche per frenare certe previsioni un po’ troppo frettolose sui futuri assetti del governo nazionale, è bene ricordare che la storia recente del nostro Paese ci ha ormai abituato, nel calcio come nella politica, a personaggi saliti rapidamente alla ribalta e altrettanto velocemente avviati ad un precoce declino. Anche se non fanno Conte di cognome. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente ALTRI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA PER LA RASSEGNA “AGENDA PARMA 2022” di Anna Maria Ganapini post successivo • Manifesto campagna tesseramento ’83 Della stessa sezione BANCO DI SCUOLA O BANCO DELL’IMPUTATO? di Riccardo... 23 Novembre 2023 CRISTIANI PER IL SOCIALISMO E 50 ANNI DI... 23 Novembre 2023 LA STRATEGIA INDUSTRIALE EUROPEA VERSO UN MODELLO ECONOMICO... 23 Novembre 2023 LE COLPE DEI POVERI di Carla Mantelli 23 Novembre 2023 NUMERI E PROSPETTIVE DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ AMBIENTALE... 23 Novembre 2023 ITALIA–ALBANIA? di Stefano Ferrari 23 Novembre 2023 QUINDICI VOCI CONTRO LA GUERRA di Novita Amadei 23 Novembre 2023 OLTRELEMURA del 23:11:2023 a cura di Graziano Vallisneri 23 Novembre 2023 COSTITUZIONE: UNA RIFORMA DA RIFORMARE di Riccardo Campanini 9 Novembre 2023 SITUAZIONE DELL’ECONOMIA E LEGGE DI BILANCIO di Alfredo... 9 Novembre 2023