Borgo NewsCrocevia EUROPA SI’, EUROPA NO… di Riccardo Campanini di Riccardo Campanini 11 Febbraio 2021 di Riccardo Campanini 11 Febbraio 2021 182 Sarà la storia dei prossimi mesi (o anni) a svelare se le sorprendenti “svolte” politiche di questi giorni – in primis naturalmente quella della Lega – sono davvero sincere e “epocali” o se si tratta solo di un posizionamento tattico, originato dalle contingenze politiche dell’oggi ma destinato prima o poi a rientrare; se, in sintesi, la “svolta europeista” della Lega va annoverata tra i più significativi cambiamenti politici – ma anche culturali – della politica italiana del nuovo millennio o se Salvini, novello Principe di Salina, ha solo fiutato il vento e si è con furbizia collocato tra i vincitori, con l’auspicio che “tutto cambi perché tutto rimanga com’è”. E’ chiaro che, qualora l’ipotesi giusta fosse la prima, per la politica e la società italiana sarebbe davvero un cambio d’epoca straordinario – in meglio, naturalmente: la competizione tra i partiti, infatti, non si svolgerebbe più tra “visioni del mondo” diverse e incompatibili (sovranisti contro europeisti, partiti tradizionali e legati alle grandi tradizioni occidentali contro altri – tra i quali anche formazioni politiche non strutturate e “liquide” – con tendenze populiste o addirittura autoritarie), ma tra schieramenti legittimamente contrapposti e avversari ma accomunati dagli stessi riferimenti ai valori e ai principi della Costituzione e alla tradizionale collocazione internazionale – europea ma anche atlantica – del nostro Paese. Ma al di là di quanto accadrà in futuro c’è un dato che va sottolineato e che segna – questo sì – un’inversione di tendenza probabilmente irreversibile rispetto al recente passato (anche perché confermato da quanto è avvenuto, ad esempio, con le recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti e da analoghi segnali provenienti da altri Paesi), e che si potrebbe definire “la riscoperta della competenza”: l’idea, cioè, tanto (apparentemente) ovvia quanto vituperata e denigrata da qualche anno a questa parte, che, per risolvere un problema, è meglio affidarsi a chi ne sa ed è esperto, piuttosto che al primo arrivato – in tutti i campi, compresa naturalmente anche la politica. In questa rivalutazione del sapere e delle conoscenze un ruolo decisivo l’ha naturalmente giocato la pandemia, che ha rivelato in modo impietoso la distanza tra chi ha scelto di affrontarla facendo riferimento, per quanto possibile, alla scienza e alle evidenze empiriche e chi si è affidato a tutt’altri strumenti, con esiti inevitabilmente disastrosi (qualcuno si è persino “giocato” la Casa Bianca…). Anche ”ll Borgo” nel suo piccolo, volendo immaginare la città dei prossimi anni, ha dato la priorità appunto all’ascolto degli esperti, prima quelli nazionali e poi quelli locali: è così che, a partire dai primi incontri di queste settimane, prenderà forma l’Agenda Parma 2022. Poi, naturalmente, saranno i cittadini a scegliere liberamente le persone ed i programmi che riterranno migliori: nel segreto dell’urna elettorale l’”uno vale uno” vale davvero. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente 12 FEBBRAIO ORE 18.00: TRANSIZIONE ENERGETICA E AMBIENTE URBANO – WEBINAR CON GIANNI SILVESTRINI post successivo BORGO LAB 12 FEBBRAIO ORE 15.00 SU TEAMS – RESTITUZIONE DEI LAVORI DI GRUPPO Dalla stessa sezione RAGAZZI DELL’EUROPA di Riccardo Campanini 14 Giugno 2024 ELOGIO DELLA “FOLLIA ECOLOGISTA” di Riccardo Campanini 22 Maggio 2024 (S)PARTITI EUROPEI: RIPARTIRE DA BEETHOVEN di Riccardo Campanini 9 Maggio 2024 LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 IL MINISTRO, IL PONTE E LO STRETTO (NECESSARIO?)... 21 Marzo 2024 IL SILENZIO DEGLI INCOERENTI di Riccardo Campanini 7 Marzo 2024 GRETA NEL PAESE DEI TRATTORI di Riccardo Campanini 22 Febbraio 2024 SPORTIVI (E NON), DIVERSAMENTE ITALIANI di Riccardo Campanini 8 Febbraio 2024 AD AUSCHWITZ C’È ANCORA LA NEVE di Riccardo... 25 Gennaio 2024