CroceviaBorgo News DEMOCRAZIA: IERI, OGGI E DOMANI di Riccardo Campanini di Riccardo Campanini 22 Aprile 2021 di Riccardo Campanini 22 Aprile 2021 61 In questi mesi di pandemia sono risuonate parole che non si erano ancora sentite nella nostra storia recente: la “guerra” (al virus), il coprifuoco, i DPCM di emergenza. Per pochi – gli anziani nati negli anni’20 e ’30, che hanno vissuto il secondo conflitto mondiale – – è stato come ripiombare negli anni dell’infanzia o della giovinezza; per tutti gli altri, la grande maggioranza, ha significato invece confrontarsi con una realtà del tutto inedita e imprevedibile e sperimentare sulla propria pelle cosa significa dover restare chiusi in casa, rinunciare a tutte le occasioni di socialità, fare a meno di servizi abituali come la colazione al bar o il parrucchiere…Non c’è quindi da stupirsi se la pandemia, oltre ai terribili danni “diretti” in termini di morti e di malati, sta provocando conseguenze devastanti “indirette” anche sulla psiche e sulla mente di tante persone, soprattutto adolescenti e giovani. Ma, con l’approssimarsi della Festa della Liberazione, in calendario tra poche ore, la situazione che stiamo vivendo ormai da più di un anno può aiutare a capire meglio il valore e il significato di quello che i nostri nonni e le nostre nonne, con la loro lotta nella Resistenza, ci hanno consegnato: appunto la libertà di muoversi e di riunirsi liberamente senza preoccuparci di come vestiamo, di che idee abbiamo, di quali libri o giornali compriamo, e anche di manifestare contro i provvedimenti del governo, come è successo in questi ultimi giorni. Da questo punto di vista, anche l’impossibilità di celebrare in modo partecipato il XXV aprile – e quindi le piazze vuote, il silenzio, l’assenza di festa e di musica – è, in negativo, un segno forte e ricco di significato, per chi lo vuole cogliere, di quello che avremmo potuto perdere se nel 1945 la democrazia e la libertà fossero state sconfitte. E d’altronde basta dare un’occhiata veloce ai tanti, troppi Paesi – dalla Turchia alla Birmania, dalla Russia al Ciad – in cui i diritti civili e politici sono soffocati e banditi, per capire quanto è fondamentale difenderli e promuoverli ogni giorno e in tutte le occasioni possibili. Proprio in questi giorni il nostro Circolo ha inaugurato la seconda sessione del “Festival della democrazia”, intitolato “Le metamorfosi della democrazia”. Un anno e mezzo fa, quando fu scelto questo titolo, nessuno poteva neanche lontanamente immaginare quello che sarebbe successo di lì a poco; eppure, col senno do poi, quel titolo era stato (involontariamente) profetico: davvero la democrazia si trasforma, e deve farlo, se vuole essere all’altezza delle sfide, vecchie e nuove, che i cambiamenti culturali, sociali e politici richiedono. Non sempre per fortuna, è necessario fuggire sulle montagne e imbracciare il fucile; ma essere sempre vigilanti e pronti ad affrontare il “nemico” –anche quando è “solo” un virus invisibile – è un dovere a cui nessuno che ha a cuore la democrazia può sottrarsi. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente IL PROGRAMMA DELLA 2°FASE DEL “FESTIVAL POP-DEMOCRACY” di Anna Maria Ganapini post successivo SABATO 24-04 INTITOLAZIONE PARCO PUBBLICO AL PARTIGIANO CATTOLICO GIOVANNI VIGNALI Della stessa sezione POVERI LORO! ANZI, POVERI NOI di Riccardo Campanini 14 Settembre 2023 LA SCUOLA E L’EDUCAZIONE ALLA DIFFERENZA (A TUTTE... 14 Settembre 2023 UN ANNO CON LA NEWS DEL BORGO: NUMERI... 14 Settembre 2023 SCARPE ROSSE, SCARPONI POPULISTI, SCARPETTE EUROPEISTE di Ennio... 14 Settembre 2023 IL CODICE DI CAMALDOLI E IL RITORNO DEI... 14 Settembre 2023 OLTRELEMURA DEL 14.09.2023 a cura di Graziano Vallisneri 14 Settembre 2023 PENSIERI PER L’ESTATE….E ARRIVEDERCI A SETTEMBRE! di Riccardo... 22 Giugno 2023 INTERVISTA AL NUOVO RETTORE PAOLO MARTELLI a cura... 22 Giugno 2023 I PROSSIMI DIBATTITI SU MYANMAR E “DECRETO CUTRO” 22 Giugno 2023 LA PROF.SSA MARA MORINI A CASA EUROPA di... 22 Giugno 2023