CroceviaBorgo News CROCEVIA di Riccardo Campanini 15 Febbraio 2019 di Riccardo Campanini 15 Febbraio 2019 LATTE E CAVALLI: IL RICHIAMO DELLA CAMPAGNA (ELETTORALE) Fa un certo effetto, nell’epoca dei tablet e di Amazon, scoprire che la dura protesta dei pastori sardi è ancora in grado fare notizia, tanto da mobilitare (complice l’imminente consultazione elettorale nell’isola persino i vertici del Governo. Nell’era del “virtuale” e della tecnologia più sofisticata torna così in primo piano un elemento naturale, e vitale, come il latte, quasi a ricordare che qualunque prodotto della tecnica, anche il più evoluto, non sfama e non nutre. Ma naturalmente il latte versato a fiumi dagli allevatori sardi diventa anche una facile metafora e si fonde con altre immagini, anch’esse di natura agricolo – pastorale, evocate ( forse sulla scia di D’Annunzio e dei suoi pastori) dalle recenti elezioni regionali abruzzesi: il Movimento che passa dalle (5) stelle alle “stalle” del flop elettorale; i suoi capi che tentano di correre ai ripari quando oramai “i buoi sono scappati”; e così via, quasi fossimo tutti ancora contadini e pastori… Tornando alla suggestione evocata dal latte che riempie le strade (ma che, differenza della celebre immagine biblica, non significa prosperità ma al contrario crisi e sofferenza) ci si può allora chiedere se davvero i programmi dei partiti e le priorità in essi contenute siano davvero le stesse dei cittadini “normali” (il famoso popolo), o se tra quelli e questi permane una grande e incolmabile differenza – il che tra l’altro spiegherebbe la lunga e non gloriosa serie di ridimensionamenti elettorali, cui hanno dovuto sottostare in tempi recenti quasi tutti i leaders e partiti. Ecco perché, se è vero che – appunto – è inutile piangere sul latte versato, è altrettanto vero che solo partendo da un’analisi lucida e impietosa degli errori commessi si può cercare di invertire questa tendenza. Ma, va aggiunto subito, l’autocritica e la capacità di voltare pagina, anche in modo drastico, non sembra andare molto di moda (e non solo tra i 5 Stelle) nella politica di oggi. Ad esempio, restando nella stessa area semantica bucolico-rurale, per spiegare la situazione di stagnazione dell’economia italiana si ricorre spesso alla celebre immagine di Keynes del “cavallo che non vuole bere”: un modo efficace per dire che le imprese non investono e i consumatori non acquistano. Eppure, almeno nell’area dei partiti al governo, pare che a nessuno interessi davvero chiedersi perché l’Italia si trovi in questa situazione: non che manchino le risposte, per carità, il problema è che si tratta quasi sempre di slogan preconfezionati “a prescindere” e/o che inevitabilmente le “colpe” sono sempre di qualcun altro (chi ha governato prima, l’Europa, la Francia, le banche….). Peccato che, se non altro per motivi pratici, i pastori sardi (ma anche tutte le altre categorie di lavoratori in difficoltà) preferiscano protestare con i politici nostrani piuttosto che andare a Parigi – dove tra l’altro rischierebbero di troverebbero la piazza già occupata – o a Bruxelles. Senza dire del paradosso di chi si autoproclama “sovranista” ma vorrebbe che fossero sempre “gli altri” a risolvere i problemi… Ma forse il vero motivo di tante e così rapide disaffezioni dell’elettorato è che da tempo – e anche in questo caso nessuno può dirsi innocente – si preferisce vendere soluzioni semplici e rapide di fronte a problemi complessi ed epocali (non solo nella sfera economica: basti pensare all’immigrazione); anche perché – va aggiunto per onestà – sono gli stessi cittadini che al momento del voto sembrano preferire le illusioni alla cruda realtà. Che però, prima o poi, viene a chiedere il conto, agli elettori e agli eletti. E allora, giusto per vedere il bicchiere (di latte?) mezzo pieno, è già molto che, a differenza di altre epoche e nazioni anche vicine, a scorrere sia il latte e non il sangue. Riccardo Campanini 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Le proiezioni sul voto delle Europee post successivo Il Papa negli Emirati Arabi in nome dell’unico Dio Della stessa sezione CHI SI SIEDE E’ PERDUTO di Riccardo Campanini 24 Maggio 2023 27, 30 e 31 MAGGIO: TRE IMPORTANTI INIZIATIVE... 24 Maggio 2023 TERZO SETTORE: UN PATRIMONIO DELLA NOSTRA REGIONE di... 24 Maggio 2023 NEL RICORDO DI ALDO MORO di Francesco Gianola... 24 Maggio 2023 INAUGURATA LA V EDIZ. DEI SEMINARI “DONNE, DIRITTI... 24 Maggio 2023 I DIECI ANNI DI DIALOGO ECUMENICO DI PAPA... 24 Maggio 2023 OLTRELEMURA DEL 25 MAGGIO 2023 a cura di... 24 Maggio 2023 LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN TRENTINO di... 11 Maggio 2023 PILLOLE SPARSE SULL’ATTUALE MOMENTO POLITICO di Giorgio Pagliari 11 Maggio 2023 BORGO LAB: SVILUPPARE LA COSCIENZA CIVICA a cura... 11 Maggio 2023