I ponti Il Papa in Terrasanta: reportage da Amman di BorgoAdmin 29 Maggio 2014 di BorgoAdmin 29 Maggio 2014 Mi trovo ad Amman per caso o per volontà di Dio per assistere ad un evento a dir poco storico, non solo per i cristiani del mondo arabo ma per tutti i fedeli o i credenti in Dio. Appena atterrato all’aeroporto di Amman ho notato erano al suo interno enormi manifesti di benvenuto rivolti al Papa, che ho ritrovato anche in città, lungo la strada e negli incroci. Mi ha fatto molto piacere vedere simili messaggi in Giordania ma non ne sono stato sopreso, visto che il RE Abdallah è un esempio di tolleranza religiosa nel Medio oriente e visto che ormai diversi cristiani provenienti dai paesi confinanti hanno trovato rifugio qui, in un Paese che è diventato un modello di integrazione per la tutta la regione. Sono abituato a vedere il PAPA in Italia in TV ma pensare che si trovi a poche centinaia di metri da dove vive mia madre, in un paese considerato musulmano, mi ha commosso e allo stesso tempo mi ha incoraggiato a credere ancora di più alla parola fratellanza e amore fra i popoli in nome di Dio, un messaggio questo di enorme importanza fatto proprio da Papa Francesco.Con me porto anche la testimonianza della gente che ha assistito all’incontro che si è svolto nello stadio di Amman e la cui provenienza era delle più disparate: Iraq, Libano, Egitto, Siria. Molti altri erano stranieri che si trovavano lì per lavoro, come i filippini o gli indiani. Tutte queste differenze linguistiche, sociali e culturali sono state unite da Papa con un solo gesto. Ma a ben vedere, tutta la città ha partecipato alla preparazione delle visita e anche i residenti sono stati orgogliosi di essere il primo paese arabo ad ospitare Papa Francesco. In particolare i fedeli cristiani, con cui ho parlato dopo l’uscita dalla benedizione papale, erano straordinariamente commossi: una signora anziana Iraqena mi ha raccontato che il suo sogno era proprio quello di incontrare il Papa e adesso era riuscita a vederlo di persona e a pocadistanza da casa sua. Ciò mi ha fatto riflettere sulla dimensione di questa visita. Aggiungo infine che anche la semplicità del Papa verso i fedeli è stata straordinaria, visto che faceva caldo ma lui era lì, con un sorriso per tutti e per dire ai più deboli di qualsiasi appartenenza: sono vicino a voi. Per questo, anch’io voglio concludere con semplicità, dicendo grazie: un grazie sentito a Papa Francesco.Da Amman, Khaled Qatam 0 FacebookWhatsappEmail post precedente La Chiesa di Parma al servizio dei poveri post successivo Romano Prodi a Parma per parlare di Europa Della stessa sezione I DIECI ANNI DI DIALOGO ECUMENICO DI PAPA... 24 Maggio 2023 OLTRE I MURI di Filippo Ivardi Ganapini, missionario... 11 Maggio 2023 RIPENSARE IL MINISTERO, RIPENSARE LA CHIESA di Carla... 26 Aprile 2023 GESÙ MASCHILE SINGOLARE di Carla Mantelli 12 Aprile 2023 IL SAE ENTRA IN PARROCCHIA di Laura Caffagnini 30 Marzo 2023 LE ATTESE PER UNA CHIESA RINNOVATA – Documento... 15 Marzo 2023 LE DONNE NELLA CHIESA: UNA NUOVA STAGIONE? di... 1 Marzo 2023 IL PAPA, PIÙ SINODALE DEL SINODO, FA IL... 15 Febbraio 2023 SINODALE OVVERO ECUMENICO: ALCUNI PENSIERI DOPO LA SPUC ... 1 Febbraio 2023 I CANTIERI DI BETANIA: RIPRENDE IL CAMMINO SINODALE... 13 Gennaio 2023