Crocevia Giù al Nord di BorgoAdmin 13 Febbraio 2014 di BorgoAdmin 13 Febbraio 2014 174 “Ci sono troppi immigrati… Gli stranieri ci tolgono il lavoro… Prima i nostri, poi gli altri….” No, non son discorsi rubati qua e là sugli autobus o al mercato, e nemmeno i soliti ritornelli della Lega Nord; si tratta invece delle motivazioni che domenica scorsa hanno indotto gli svizzeri del Canton Ticino ad approvare a grande maggioranza il referendum antistranieri, contribuendo in modo determinante alla vittoria del “sì” – e non c’è dubbio che per i ticinesi gli stranieri siano soprattutto i frontalieri italiani di Como e di Varese, considerati (geograficamente ma anche economicamente) “gente del sud”, che si accontenta di guadagni più bassi e quindi esercita una concorrenza sleale nei confronti degli “indigeni”. La morale della storia è molto semplice: a meno che non si viva al Circolo polare artico, c’è sempre qualcuno più a nord di noi, che può applicare a nostro danno le stesse discriminazioni che noi esercitiamo su chi viene da altre latitudini. Restando in tema, un’altra storia edificante di queste ore è quello del Ministro dell’immigrazione britannica, che si è costruito una fama di “duro” grazie alla sua campagna contro gli immigrati clandestini (“andatevene a casa o sarete arrestati”, era il suo slogan minaccioso nei loro confronti); peccato che, in privato, il paladino della legalità e della fermezza si servisse di una domestica “irregolare”, essendo scaduto il suo documento di soggiorno. Il ministro, una volta scoperta la cosa, ha dichiarato che l’irregolarità era avvenuta a sua insaputa – e questa non è una novità – ma poi si è dovuto dimettere (in Gran Bretagna il senso del “decoro delle istituzioni” è un po’ diverso dal nostro…). Visto però che, come si suol dire, “tutto il mondo è paese”, sarebbe interessante sapere, tornando a casa nostra, quanti di quelli che da noi tuonano contro i clandestini li impiegano poi con disinvoltura come badanti, colf, camerieri, muratori, naturalmente in “nero” e sottopagati. Adattando a questo argomento un noto paradosso si potrebbe sosenere che quello dell’immigrazione è un tema troppo serio per lasciarlo in mano ai politici, ma in realtà ci sono anche nel Governo e in Parlamento idee e proposte valide per affrontare con lucidità e onestà un argomento così complesso e per di più facilmente strumentalizzabile a fini elettorali. Certo, combattere l’illusione (perché di questo si tratta) che ci si possa salvare “da soli” – e non a caso i movimenti xenofobi sono anche antieuropei – non è facile: già ai tempi di Adamo ed Eva, quando le cose andavano male, era di moda dare la colpa agli altri – “è stata la donna”, “è stato il serpente” . Ma, appunto, quella non fu esattamente una storia a lieto fine. Riccardo Campanini 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Violenza sulle donne: tutto come prima? post successivo Rubriche Dalla stessa sezione CASE BIANCHE E SEPOLCRI IMBIANCATI di Riccardo Campanini 21 Novembre 2024 UN VOTO A REGION VEDUTA di Riccardo Campanini 7 Novembre 2024 SE QUESTA E’ UNA PACE di Riccardo Campanini 17 Ottobre 2024 LA CATASTROFE AMBIENTALE? E’ ASSICURATA! di Riccardo Campanini 3 Ottobre 2024 DAL G7 A “C’È POST(O) PER TE”: IL... 19 Settembre 2024 RAGAZZI DELL’EUROPA di Riccardo Campanini 14 Giugno 2024 ELOGIO DELLA “FOLLIA ECOLOGISTA” di Riccardo Campanini 22 Maggio 2024 (S)PARTITI EUROPEI: RIPARTIRE DA BEETHOVEN di Riccardo Campanini 9 Maggio 2024 LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ