Crocevia Antifascisti, senza se e senza ma di BorgoAdmin 14 Marzo 2013 di BorgoAdmin 14 Marzo 2013 191 Prima l’elogio di Mussolini (poi ovviamente ritrattato) da parte di Berlusconi e gli ammiccamenti di Grillo verso Casa Pound; ma eravamo in campagna elettorale e, si sa, pur di prendere qualche voto in più…. Poi, a sorpresa, la polemica sul fascismo è riesplosa fragorosamente dopo le elezioni a seguito delle opinioni espresse in merito della neo-capogruppo alla Camera del Movimento 5 stelle. L’on. Lombardi ha ribattuto che la sua analisi storica si riferiva “al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie e non certamente il preludio di una futura dittatura”. Peccato (forse la Lombardi non è proprio ferratissima in storia) che, mentre si battevano per queste nobili cause, i fascisti usassero come mezzo di propaganda “olio di ricino e manganello” e le loro squadracce andassero in giro a distruggere sedi e proprietà degli avversari politici, fossero essi socialisti o cattolici. E peccato – ma non è colpa sua – che la Lombardi abbia nel frattempo ricevuto la solidarietà di Forza Nuova… Ma, anche a prescindere da disquisizioni storiografiche, è difficile negare, come dimostrano appunto le tante occasioni in cui la questione riemerge, che la mancanza di una valutazione condivisa ed univoca del ventennio fascista è tuttora un “nervo scoperto” della politica italiana (in Germania, ad esempio, le rare volte in cui i politici parlano del nazismo è solo per ribadirne l’assoluta condanna). Perché? Un motivo può essere individuato nel fatto che, entrati in crisi i partiti tradizionali, si sono affermati movimenti politici di tipo carismatico e contrassegnati da venature populistiche, che inevitabilmente vengono paragonati – magari solo per sottolinearne le differenze – con il fascismo, che aveva le medesime caratteristiche. Se a questo aggiungiamo che quelle stesse forze politiche intercettano la crescente diffidenza dei cittadini verso tutto ciò che arriva dall’esterno – la globalizzazione, l’Europa, la finanza internazionale…- considerato a torto o a ragione la causa della crisi, ecco che le analogie con l’epoca dell’autarchia e del nazionalismo diventano ancora più evidenti. Ma proprio per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni occorrerebbe che partiti e movimenti rimarcassero in modo inequivocabile l’assoluta estraneità rispetto a quell’esperienza e a quel modello di partito e di governo. Invece, complice anche una quota significativa di cittadini (e quindi di elettori) “nostalgici”, la tentazione di proporre improbabili distinzioni tra il “buono” e il “cattivo” del fascismo diventa talvolta irresistibile. Attenzione, però: come sottolineano molti politologi le analogie tra la situazione italiana di oggi e quella della Repubblica di Weimar degli anni ’20 (crisi economica, malessere sociale, ingovernabilità, ecc.) sono significative ed inquietanti; tanto più che anche in quel frangente qualche partito seguiva la logica del “tanto peggio tanto meglio”. Visto come è andata a finire allora, è bene correre ai ripari subito e senza esitazioni: come si suol dire, meglio prevenire che reprimere – anche perché nel caso del nazifascismo sappiamo bene cosa è costato il dover ricorrere alla seconda opzione. Riccardo Campanini 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Istantanee dalla crisi: l’anarchia in Egitto e l’importanza di avere una Costituzione post successivo Un Convegno non basta. Ma aiuta Dalla stessa sezione CASE BIANCHE E SEPOLCRI IMBIANCATI di Riccardo Campanini 21 Novembre 2024 UN VOTO A REGION VEDUTA di Riccardo Campanini 7 Novembre 2024 SE QUESTA E’ UNA PACE di Riccardo Campanini 17 Ottobre 2024 LA CATASTROFE AMBIENTALE? E’ ASSICURATA! di Riccardo Campanini 3 Ottobre 2024 DAL G7 A “C’È POST(O) PER TE”: IL... 19 Settembre 2024 RAGAZZI DELL’EUROPA di Riccardo Campanini 14 Giugno 2024 ELOGIO DELLA “FOLLIA ECOLOGISTA” di Riccardo Campanini 22 Maggio 2024 (S)PARTITI EUROPEI: RIPARTIRE DA BEETHOVEN di Riccardo Campanini 9 Maggio 2024 LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ