UN SALUTO “COMUNITARIO” AI LETTORI – Cocconi, Mora, Mantelli, Mirti

di BorgoAdmin

Per questa edizione di BorgoNews abbiamo pensato di rivolgere ai lettori un saluto a più voci: quelle dei redattori e collaboratori con i loro messaggi di augurio e auspicio per vivere nel modo migliore i mesi estivi. Mesi che pur consentendo il giusto periodo di riposo, richiedono partecipazione attiva e dovuta attenzione alle situazioni politiche, sociali ed economiche del Paese, in attesa della ripresa a settembre. Buone vacanze!


Monica Cocconi: Trarre linfa dalla “vera vita”

 L’augurio e l’impegno che mi propongo come socia del Circolo Il Borgo, nel prossimo anno, è quello di restare fedele e trarre linfa dalla vera vite che, come scrive Giovanni 15, è quella del Signore: Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. L’esperienza della vita ci insegna che cercare conforto e ispirazione in altre viti sembra darci gratificazione momentanea ma poi ci porta a perdere la vera felicità e a non cogliere la sensatezza della vita. I tagli e le disavventure in cui incorriamo nella nostra esistenza sono forse occasioni per cercare meglio l’essenziale che dovrebbe orientarla e lasciar perdere l’effimero. Il restare invece radicati in lui ci permette di produrre o comunque contribuire a generare frutti fecondi. E’ un radicare dinamico e propulsivo, non passivo e conservativo. E’ Lui solo vera via, verità e vita.

 

Ennio Mora: Un appello alla resistenza

Alla situazione drammaticamente difficile in cui viviamo fanno purtroppo riscontro inconsistenza culturale, superficialità di giudizio, conformismo, opportunismo. Mi sto convincendo che occorra prepararsi ad una vera e sofferta resistenza. A cosa? A tante cose: al regime post e filo-bercusconiano, alle spinte reazionarie e conservatrici dominanti, al qualunquismo dilagante e all’egoismo straripante. Consiglio  a tutti di non arrendersi comunque al pensiero dominante. Il cattolicesimo democratico, forse l’unico baluardo ideale e valoriale in essere, può esserci di grande aiuto. Ecco perché continuo a scrivere le mie idee e perché sono tanto criticamente attento alla Chiesa e al mondo cattolico.

 

Carla Mantelli: Prepararsi al nuovo inizio

In questi anni si parla molto del disagio vissuto a scuola da ragazze e ragazzi che soffrono di ansia, difficoltà a gestire le frustrazioni, tendenze depressive, mancanza di motivazione allo studio…Un po’ meno si parla del disagio vissuto a scuola da docenti che vorrebbero insegnare ma che si trovano a fare le psicologhe, gli assistenti sociali, i compilatori di griglie, le coordinatrici di incontri con neuropsichiatri e genitori… E dove li mettiamo i dirigenti, oscillanti tra il ruolo educativo e quello manageriale? Non parliamo poi dei genitori che, o fanno le belle statuine o, se dicono qualcosa, si sentono guardati con fastidio dagli arcigni consigli di classe. E gli ATA? A servizio di tutti, ringraziati da nessuno…Insomma, nella scuola tutti ci sentiamo vittime di qualche incomprensione. C’è di bello che tra giugno e luglio la scuola finisce, e in settembre si ricomincia, in un certo senso, da capo. Ogni settembre avviene un nuovo inizio, abbiamo a disposizione una pagina bianca dove scrivere una storia nuova. È un aspetto che mi ha sempre affascinato del mio mestiere di insegnante. Quindi auguro a tutte le componenti della comunità scolastica di godersi la pausa estiva e di arrivare a settembre con la voglia e l’umiltà di fare ciascuno la propria parte (prima di aspettarla dagli altri) per vivere più felici. Anche a scuola.

 

 Lucia Mirti: Tornare a fare “Politica”

 Un augurio a tutti coloro che, a vari livelli, cercano di dare il proprio contributo per rendere il nostro Paese migliore, contribuendo alla vita Politica e civile, a partire da chi ci governa e chi ha responsabilità istituzionali. Scrivo la parola Politica volutamente con la maiuscola, perché più che mai vi è necessità che le forze politiche recuperino   il senso della Politica autentica e non della pura polemica, della sterile contrapposizione di slogan  priva di idee e contenuti ma satura di ideologia e magari piegata ad altri interessi, che prendono inevitabilmente piede se l’azione politica è debole e non autonoma da interessi economici.  L’estate non sia un “tempo perso”: che serva piuttosto ai partiti, che sono essenziali per la democrazia,  per ricaricare di idee e proposte serie per il Paese, anche  a partire dal livello locale; non sia  il tempo delle polemiche feriali sui giornali ma delle proposte e controproposte puntuali e precise sui temi  drammatici e complessi che realmente stanno a cuore agli italiani, per i quali non possono esistere risposte semplici. C’è più che mai bisogno di Politica, di rispetto delle istituzioni che non vanno piegate ad interessi di parte,  di ascolto tra le forze politiche  che si aprano alle energie migliori del Paese: mi auguro che, a partire da chi governa, si parli molto più di quanto udito sinora  con i giovani e con le donne senza  rivolgersi a loro con paternalismo,  per costruire politiche insieme a loro senza scadere nella propaganda. L’autunno trovi serietà e non slogan ideologici che  portano solo qualche like in più  con i quali alla lunga non si costruisce beneficio per nessuno.

                                                                                             

 

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