LE BARRICATE DEL NOSTRO TEMPO: SCUOLE ED UNIVERSITÀ di Andrea Bernardo

di BorgoAdmin

L’episodio di violenza squadrista di fronte al Liceo Michelangelo di Firenze dello scorso 18 Febbraio ci offre uno spunto di riflessione su un argomento che dovrebbe essere di strettissima attualità, ossia il legame che intercorre fra scuola e democrazia; o meglio, di filo rosso che congiunge il mondo dell’istruzione e della formazione con quello della democrazia pluralista. Scuole ed Università sono una colonna portante per qualsiasi società libera e democratica. Esse rappresentano fertili terreni per la crescita personale, contribuendo al pieno sviluppo della persona umana, nonché strumenti che favoriscono le relazioni sociali e che promuovono la responsabilizzazione individuale per un vivere in comunità. Una società che investe sull’istruzione, la ricerca e la formazione personale si assicura anticorpi indispensabili per difendersi dall’ignoranza, della violenza e dall’oppressione. Così facendo si costruiscono barricate contro il pensiero unico, andando a tutelare quella pluralità di voci che sta alla base delle moderne democrazie. L’importanza attribuita alla formazione di giovani individui non era certo sconosciuta ai regimi totalitari e autarchici del passato, che invece ne attribuivano la natura di strumento di radicazione della dottrina che stava alla base della legittimazione di potere di pochi su molti. In questo modo si andavano a naturalizzare quegli abusi e quelle violazioni della sfera fisica e morale della persona di cui anche nel nostro paese siamo stati tristemente testimoni. Lo stesso fanno oggi i regimi del nostro tempo, adattandosi al nuovo contesto sociale e facendo leva sulle nuove difficoltà che affliggono le giovani generazioni.
Per quanto diversi esponenti politici nazionali considerino la deriva autoritaria un qualcosa di irripetibile e lontano dal nostro tempo, dando quasi per assodata la nostra società democratica, ritengo sia un danno enorme sottovalutare il problema della preoccupante crescita di atti di violenza fisica e verbale che hanno come matrice l’intolleranza verso il diverso. La democrazia non è un qualcosa di garantito. Siamo noi, con i nostri gesti e le nostre azioni, che rendiamo il nostro paese un paese democratico. Non esiste nessuna forza esterna che alimenta la macchina democratica, sono i singoli cittadini a farlo attraverso modalità differenti. Investire e formare dei cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri significa formare degli individui liberi ed indipendenti, ma anche un capitale umano in grado di affrontare le sfide future in maniera pronta ed innovativa, senza dimenticarsi dell’importanza del passato. Insomma, valorizzare la scuola e l’Università significa contrastare quella intolleranza e quella violenza che caratterizzano invece le correnti nostalgiche e reazionarie.

 

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