LA FECONDITÀ DELLA MEMORIA. LA TESTIMONIANZA SEMPRE ATTUALE DEL GENERALE DALLA CHIESA A 40 DALLA SUA SCOMPARSA di Alessia Depietri

di Redazione Borgo News

Ricordare il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa attraverso un progetto didattico, affinché gli studenti coinvolti colgano il significato più autentico del termine “legalità” e maturino un consapevole senso civico: questo l’obiettivo che si sono posti la Prefettura di Parma, l’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma. L’entusiasta adesione delle scuole a tale iniziativa non si è fatta attendere: gli Istituti Comprensivi “Micheli” e “Montebello”, il Liceo delle Scienze Umane “Sanvitale”, l’ITE Bodoni e l’ISISS “Giordani” ne ospiteranno le attività didattico laboratoriali e saranno protagonisti di un dialogo a più voci con alcune autorità della città. Il progetto è stato ufficialmente presentato lo scorso 8 settembre in Prefettura a Parma, nell’ambito di un articolato evento scandito dagli interventi di diversi relatori.

Nel solco di quanto sostenuto dal Generale dalla Chiesa, il Prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi, ha sottolineato come il dialogo tra i giovani sul tema della cultura della legalità costituisca uno strumento importantissimo per erodere l’impetuoso dilagare di un’illegalità diffusa, di cui la criminalità organizzata tiene le redini. Dello stesso avviso si è mostrato anche il Sindaco di Parma, Michele Guerra, il quale ha inoltre sottolineato come l’eredità del Generale dalla Chiesa sia un punto di partenza per comprendere i valori di libertà, democrazia e responsabilità civile. Valori che, come affermato dal Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, debbono essere costantemente contestualizzati e attualizzati nella nostra società attraverso azioni concrete.

Ed è proprio la scuola il luogo in cui, anche secondo il Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Parma, Maurizio Bocedi, lo studente vive le sue prime esperienze di socialità. Le aule scolastiche, dunque, rappresentano un fertile terreno in cui costruire con continuità e coerenza la cultura della legalità. Proprio partendo dal presupposto che la commemorazione del Generale dalla Chiesa non debba essere meramente rituale, bensì generativa, la Responsabile Scientifica dell’Osservatorio Permanente Legalità Monica Cocconi, ha evidenziato l’importanza di guardare al futuro nell’ottica di una costante collaborazione tra i cittadini dell’oggi e del domani e le istituzioni. Emilia Bennardo, referente dell’Associazione Libera a Parma, ha sottolineato come anche l’Associazione Libera offrirà volentieri il proprio fattivo contributo per la realizzazione di questo progetto. Progetto illustrato in seguito da Alessia Depietri, collaboratrice dell’Osservatorio Permanente Legalità. In esso convergeranno attività in cui gli studenti diventeranno protagonisti attraverso esperienze di brain storming, roleplay, confronto peer to peer e dialogo con le istituzioni.Le conclusioni sono state affidate a Nando dalla Chiesa, figlio del generale ucciso quarant’anni fa e docente di Sociologia della criminalità organizzata all’Università di Milano, che con la sua presenza ha testimoniato ancora una volta il significativo legame del padre con Parma, città che ha insignito il Generale della cittadinanza onoraria e che custodisce le sue spoglie.

L’intervento del Prof. dalla Chiesa ha preso le mosse dalla definizione di legalità. La legalità “è un sentimento intriso di rispetto, è il rispetto verso la propria comunità di appartenenza, verso i propri simili, verso il proprio paese. A volte è anche rispetto verso sé stessi. È in questo modo che s’insegnano le leggi. Io spiego spesso che mio padre mi ha insegnato la Costituzione senza leggermene un articolo […]. Ma io non ho imparato la Costituzione in casa grazie all’apprendimento di norme e non l’ho imparata nemmeno quando ho fatto l’esame di diritto costituzionale, perché la Costituzione s’impara se s’impara lo spirito della Costituzione che non è una norma scritta. Lo spirito della Costituzione s’impara comprendendo qual è lo spirito delle istituzioni che riassumono in sé l’idea di una Repubblica che è dotata di una Costituzione. Qui c’è l’esempio, il rispetto viene dall’esempio non dalla lettura della norma”.Il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione non può prescindere da un’educazione alla legalità che si inserisce in un contesto di conoscenze trasversali. E, secondo il Prof. dalla Chiesa, uno strumento di conoscenza fondamentale è il racconto. “Il racconto è uno strumento potente di formazione di conoscenza. La nostra debolezza è che noi non raccontiamo più, la nostra società non racconta. Si è fissata sull’idea che la parola va sostituita con un’immagine rapida che non è noiosa, ma i giovani vogliono il racconto eccome […] Il racconto è importante e arriva. Il racconto non sostituisce necessariamente l’impegno della concettualizzazione, anzi. Il racconto è un elemento importante per educare alla legalità. Vi sono migliaia di episodi che possono essere proposti come episodi esemplari in un senso o nell’altro”.

Il racconto è indissolubilmente legato alla memoria, la quale ha una capacità di fecondazione altissima. Una vera educazione alla legalità dipende da un serio intreccio tra conoscenza, memoria e cooperazione tra istituzioni. Questa è la via tracciata dal Prof. Dalla Chiesa che ha letto in questo progetto la sincera intenzione di seminare semi di consapevolezza nelle nuove generazioni.

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