VALORIZZARE IL VOLONTARIATO COME ENERGIA SOCIALE di Eugenio Caggiati – Portavoce Forum Terzo Settore di Parma

di BorgoAdmin

 Il messaggio della GIORNATA mondiale del Volontariato, voluta nel 1985 dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata caratterizzata quest’anno da un motto: “VOLONTARIATO: UN GESTO DI AMORE CHE CAMBIA IL MONDO”. In un periodo piene di guerre, anche così vicine a noi, sembra solo un fatuo sogno. Anche se vivere un bel sogno è sempre piacevole penso che ben poche persone abbiano colto in quel messaggio le radici ed il percorso di un progetto concretizzabile; eppure dovremmo avere più fiducia nel potere del bene. Tante sono, infatti, ogni giorno le persone che compiono un gesto di amore; tante sono le associazioni (in Parma città sono 650 le realtà iscritte nel Registro Unico Nazionale, ma si reputa siano solo la metà di quelle in attività) impegnate a produrre gesti positivi; ma tutti questi gesti di amore perchè fanno poco rumore? O meglio perché non cambiano il mondo?

E’ vero, tante realtà impegnate per il bene comune operano con forza, ma polverizzano i loro gesti positivi nel valorizzare giustamente l’identità ed i programmi della propria associazione, ma senza ricercare una progettualità comune. Purtroppo l’individualismo non permette di trasformare in energia positiva i tanti gesti di amore che quotidianamente vengono prodotti. Sicuramente i giovani e gli adulti del secondo millennio si muovono, anche nella comune positività dell’agire, con strumenti ed in percorsi diversi. Sicuramente le realtà assetate di potere, di affari e di soldi sono sempre più strutturate a livello mondiale ed operano con modalità sempre più coinvolgenti, efferate, ma spesso anche intelligenti. Recuperare il valore della comunità e della responsabilità condivisa è un obiettivo che il volontariato si deve porre; che le associazioni si devono porre insieme, con modalità progettuale, con percorsi condivisi. Altri obiettivi sono anche investire tempo e sinergie per mantenere viva la cultura e la forza della solidarietà nella nostra società; produrre “comunità”, attraverso un percorso condiviso, partendo dalle famiglie, dai condomini, dalle parrocchie, dalle scuole, dalle società sportive, dalle centinaia di ETS che sono ancora attivi nei nostri territori. Il volontariato non va “usato” solo per risparmiare i costi dei servizi, ma, attraverso una strategia condivisa, va sostenuto per rafforzare la sua insita vitalità. Anche i gesti di amore di ognuno di noi, di una o più associazioni, se valorizzati insieme possono diventare una grande forza per migliorare il nostro mondo. La grande sfida starà nel sapersi autogestire come associazioni di volontariato …..per non essere usati.

Le “Case di comunità diffuse”, “le case del quartiere”, le “cooperative di comunità di quartiere” sono progetti in costruzione, che potrebbero concretizzarsi anche a Parma, diventando una delle risposte per mantenere vivo ed operativo quel volontariato che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto come una risposta importante per mantenere viva la cultura e la forza della solidarietà nella nostra società.Perché non trovare il coraggio ed il tempo per chiederci, insieme, quali potrebbero essere, oggi, quei gesti di amore che potrebbero cambiare il nostro mondo? Anche la politica deve, con attenzione e rispetto, saper ascoltare … prima di chiedere una collaborazione interessata.

 

 

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