Ridurre il debito pubblico: missione impossibile?

di BorgoAdmin

“Nuovo record per il debito pubblico italiano, che nel mese di ottobre ha raggiunto i 1.867,398 miliardi di euro, contro gli 1.844 miliardi del mese di settembre. È quanto si legge nel supplemento al Bollettino di Finanza Pubblica di Bankitalia.
Rispetto all’ottobre 2009,  quando il debito delle amministrazioni pubbliche era a 1.804,5 miliardi, il debito è aumentato di circa 63 miliardi. L’aumento è ancora più alto se si calcola l’incremento dall’inizio dell’anno: rispetto ai 1.763,6 miliardi di fine dicembre la crescità è stata di 104 miliardi, con un incremento del 5,9%.”.
Sono dati riportati da ILSOLE 24 ORE di alcune settimane fa. In termini di percentuale il rapporto debito pubblico – PIL ha ormai superato il 120% facendo dell’Italia uno dei paesi più indebitati del mondo.
Ma un debito pubblico così elevato è una zavorra insostenibile per l’economia italiana e un’eredità pesantissima per i nostri figli. Come fare per fermare questa spirale apparentemente  senza fine? Come riuscire a ridurre gradualmente ma costantemente l’ammontare del nostro debito pubblico? Occorrerebbero soluzioni drastiche e impopolari, che finora nessun Governo ha avuto il coraggio di adottare. Ma quali?
Chiediamo ai nostri lettori di esprimere il loro parere e di proporre quello che, a loro parere,  è la strada migliore per cominciare a mettere in ordine i nostri conti pubblici.
Diminuire le spese della Pubblica Amministrazione? Della sanità? E in che modo?
Oppure abolire le Province o piuttosto i piccoli Comuni?  O ridurre il numero delle Regioni? O ancora…
Potete mandare proposte e suggerimenti, che pubblicheremo sui prossimi numeri della news, all’indirizzo redazione@ilborgodiparma.net., con la raccomandazione di essere brevi e concisi.
A chiusura di questa consultazione del tutto informale,e senza pretese di scientificità, chiederemo ad una commissione di esperti di commentare e portare a sintesi le proposte pervenute.

Dall'ultimo numero di BorgoNews

Lascia un commento