IL FUTURO DEL LAVORO di Federico Ghilllani

di BorgoAdmin

Presso la Sala Congressi dell’Hotel San Marco di Pontetaro, Parma, si è tenuto il congresso generale CIDL Parma e Piacenza dal titolo «Il futuro del lavoro oltre la crisi»  Dopo la relazione introduttiva del segretario generale CISL Parma e Piacenza Michele Vaghini, hanno portato il loro saluto il sindaco di Parma Michele Guerra, il Presidente della Provincia Andrea Massari e Don Augusto Fontana, incaricato diocesano Per la Pastorale Sociale e assistente ecclesiastico del Movimento Cristiano Lavoratori. Nella sua relazione, Michele Vaghini ha innanzi tutto perché è intorno alle scelte che verranno fatte sul lavoro, che dovranno girare tutti gli altri temi, dall’energia, allo stato sociale, dall’ambiente all’economia. Citando i dati dell’Osservatorio sul debito con banche e finanze, ha detto:“Ci sono tanti indici che testimoniano le difficoltà che stiamo vivendo, uno tra questi per esempio, è il risparmio degli italiani , messo a dura prova dall’inflazione, dai rincari dei costi energetici, dall’aumento dei prezzi delle materie prime e, non ultimo, l’aumento del costo del carburante. Una tempesta perfetta che ha fatto registrare una diminuzione nei conti correnti degli italiani di circa 41 miliardi di euro nel 2022 . Prova evidente che per mantenere il proprio tenore di vita, si continua ad attingere alle risorse accantonate.” Dopo aver evidenziato che esiste un rapporto inverso tra disuguaglianze e mobilità sociale e che le disuguaglianze oggi, toccano in maniera diretta una parte significativa anche della classe media, e cioè oltre il 40% della popolazione, alle quali si aggiunge anche una profonda crisi demografica (come emerso dal Convegno del settembre scorso), Vaghini ha elencato 6 cardini fondamentali per il futuro del lavoro:

1) formazione

2) benessere della persona

3) diritto del lavoro

4) innovazione tecnologica e digitalizzazione

5) sostenibilità ambientale

6) qualità del lavoro

“In materia di politiche attive del lavoro va ricordato che il PNRR ha previsto 5,6 miliardi di investimenti scommettendo molto su questo fronte. Oggi un lavoratore si pone il quesito se gli convenga o meno lavorare. Chi ha presentato le dimissioni volontarie negli ultimi anni, lo ha fatto perché sosteneva che non gli convenisse più quindi la La sfida in futuro, sarà quella di sviluppare forme di welfare integrativo. E proprio guardando al futuro partendo da un presente, che vede nel nostro territorio 8.000 contratti di lavoro in meno attivati a Parma nel 2022 rispetto al 2021 e 10.000 a Piacenza (sono dati Inps), ci sono le transizioni di INNOVAZIONE TECNOLOGICA e di SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE da mettere in atto che incideranno sempre di più sui modelli di vita, di consumo e di produzione con dei cambiamenti notevoli.  Al momento però, Vaghini precista che non abbiamo la forza lavoro per gestire queste transizioni e quindi “l’alfabetizzazione sui dati, cioè la capacità di leggere, lavorare, analizzare e comunicare con i dati, sarà la competenza più richiesta entro il 2030. Il vero successo del sindacato – ha concluso – sarebbe avere tutti i lavoratori formati per governare insieme il futuro.”

E’ seguito l’intervento di Alberto Berrini: economista, consulente economico della Segreteria generale della Cisl nazionale. Autore di numerosi volumi tra cui, con Edizioni Lavoro, Una tempesta senza fine (2011), Quale futuro? Oltre la crisi greca e la bolla cinese (2015) e «Declinare crescendo» o «crescere cambiando»? (2017). «Il tema centrale oggi è l’incertezza – ha spiegato – ci sono tante variabili, dalle crisi geopolitiche alla crescita in Cina, che incideranno. Gli ultimi dati ci parlano di una crescita per il 2023 dello 0,6% ma l’inflazione non finisce. E colpendo i prezzi di beni alimentari ed energetici, a pagarla soprattutto i più poveri. Come negli anni ’90, è doveroso un forte Patto sociale che crei crescita economica e salvaguardi i fragili».

Dall'ultimo numero di BorgoNews

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