“DIALOGO TRA LE ASSOCIAZIONI E NELLE ASSOCIAZIONI”  PER UNA PRESENZA CONDIVISA. DINAMICHE INTERCULTURALI E INTERRELIGIOSE di Francesco Gianola Bazzini

di BorgoAdmin

La nostra città da realtà tutto sommato omogenea si è andata via via trasformando in realtà plurale. L’approdo di diverse etnie, portatrici di diverse culture e confessioni religiose è sicuramente il fenomeno più evidente di questo processo. Emerge, quindi, oggi, un quadro eterogeneo dal punto di vista etnico, religioso e culturale; gli spazi esistenti, si sforzano di favorire incontri, ma occorre realizzare nuovi modelli di convivenza. Le modalità relazionali, unitamente ai costumi, al cibo, allo svolgersi delle pratiche religiose e alla progettazione architettonica degli spazi ad esse destinati presuppone una visione futura del tessuto urbano che deve essere il frutto di un processo interattivo e non integrativo, dal momento che non è più pensabile l’imposizione del modello unico. Dobbiamo prendere atto che esistono due tipi di approccio nelle relazioni intracomunitarie ed interetniche. Il primo lo si può definire immobile e immodificabile limitandosi a fotografare l’esistente con comunità chiuse e scarsissima capacità relazionale; il secondo dinamico e flessibile, in cui preso atto dell’esistente le antitesi vengono riportate a sintesi e ciascun elemento di confronto diventa un utile strumento per progettare il futuro, non solo materiale, degli spazi e delle relazioni. Il 4 febbraio presso il Centro Culturale Islamico di Via Campanini si è svolto un importante seminario in cui si sono poste le basi per iniziare un percorso di confronto tra realtà associative ed istituzionali per mettere a fuoco le diverse problematiche che questo nuovo modello di società plurale pone a tutti noi. L’incontro “Dialogo tra le associazioni e nelle associazioni “ era promosso dalla Comunità Islamica di Parma,  dal Forum Interreligioso 4 ottobre, dalle associazioni Il Borgo e Giuseppe Micheli e con l’adesione di CGIL CISL e UIL e del Forum del Terzo Settore. Sono intervenuti Farid Mansouri, Luciano Mazzoni Benoni, Zoubeir Ben Houssein, Francesco Gianola Bazzini e Federico Ghillani, con la presenza istituzionale dell’assessora Daria Jacopozzi e del Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi. Ha moderato e condotto l’incontro Eugenio Caggiati del Forum del Terzo Settore.

L’incontro ha avuto un’ampia partecipazione di pubblico femminile e maschile e i commenti, le impressioni e le risultanze di questo incontro sono stati giudicati ampiamente positivi. In particolare, si è sottolineata l’importanza della presenza del Comune, l’ampia partecipazione di giovani e delle diverse comunità musulmane. Inoltre, i contenuti delle relazioni introduttive hanno posto le basi perché al dialogo seguano iniziative e progetti concreti da realizzare tra le associazioni e le realtà presenti, in uno spirito che vada al di là del semplice dialogo. Infine, si è sottolineata l’importanza che il Centro Culturale di via Campanini, dopo il lungo periodo legato alla pandemia che ne aveva interrotto l’attività, abbia ripreso a riaprire le sue porte alla sua comunità ed alla cittadinanza, nello spirito di una proficua attività culturale. A sintesi di questo importante incontro, si può sicuramente sottolineare come risulti importante il dialogo interreligioso che non può naturalmente, se non superficialmente, svolgersi su un piano dogmatico, ma che deve invece focalizzarsi sui temi della coesione sociale, della partecipazione alla vita pubblica, della condivisione degli spazi. Indispensabile, inoltre, è il ruolo degli enti locali che, valorizzando le comunità di fede, creano le premesse, attraverso l’istituzione di organismi intermedi, per un dialogo costruttivo sul piano sociale e per la realizzazione di servizi alla portata di tutti, favorendo con il confronto la partecipazione allo spazio “pubblico”, fondamentale per ogni democrazia complessa. Il coinvolgimento delle diverse comunità è indispensabile per la cooperazione in diversi campi a partire dalla scuola, dalle strutture sanitarie. Indispensabile favorire la realizzazione a tutti di adeguati spazi di preghiera. I luoghi di culto sono un importante elemento di aggregazione, intorno e all’interno di essi nascono attività di educazione, di svago e di solidarietà coinvolgendo singoli o intere famiglie e dove si partecipa attivamente sia nel dare che nell’avere. Senza un proprio luogo di culto una comunità tende ad emarginarsi favorendo fenomeni negativi. Sono inoltre luoghi di scambio di informazioni in relazione alle opportunità lavorative e ai servizi e ai diritti di cui ci si può valere. Sono in ultima analisi porte aperte alle cui energie si deve attingere per un armonico sviluppo della società futura. Naturalmente è, infine, indispensabile il ruolo delle associazioni a carattere culturale ma con una forte presenza identitaria, come quella che ha ospitato l’incontro. La loro funzione fondamentale è promuovere la conoscenza delle diverse culture, letterarie, filosofiche e perché no artistiche. Un comune appello, quindi, per invitare ed invitarci, ciascuno nel proprio specifico a percorrere la strada della reciproca conoscenza non solo personale, ma delle proprie tradizioni e delle proprie radici.

 

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