“DEMOCRAZIA E CONFLITTO”: LA IX EDIZIONE DI BORGO LAB  di Silvana Giannetti

di Anna Maria Ganapini

Venerdì 21 ottobre 2022 inizierà la nona edizione di Borgo Lab, il progetto del Borgo di formazione alla cittadinanza attiva che dal 2014 ha accolto ed accompagnato tante/i giovani (circa seicento) nel percorso di acquisizione di competenze civiche, sociali, ma anche etico politiche (ed altro) in quanto, come ben sappiamo, la formazione alla cittadinanza investe e coinvolge molte dimensioni strettamente interconnesse. Il tema conduttore di questa edizione è sintetizzato nel titolo “Democrazia e conflitto” e articolato nel sottotitolo: “Promuovere la coesione sociale attraverso partecipazione e cittadinanza attiva”. Nella premessa del progetto si legge:  “L’attuale situazione internazionale ha reso drammaticamente evidente la necessità di individuare strumenti efficaci al fine di prevenire i conflitti. Una crescente ostilità sembra pervadere le nostre società, rendendo complicata non solo la convivenza tra Paesi, ma anche all’interno delle stesse comunità nazionali e locali”.  In effetti la guerra in Ucraina, purtroppo ancora in corso, ci ha fortemente indirizzati ad affrontare il tema del conflitto, un conflitto bellico a noi così drammaticamente vicino. Ma prima ancora di privilegiare la dimensione geopolitica internazionale, (macrodimensione), il Consiglio scientifico di Borgo Lab ha voluto sottolineare che la prospettiva del percorso è indicata dalla prima parola del titolo: Democrazia e quindi dai valori a questa inerenti: Libertà, Pace, Solidarietà; valori che si concretizzano nella coesione sociale, nell’inclusione, nel rispetto ed esercizio dei diritti da parte di tutti ed ognuno.

Il filosofo greco Eraclito sosteneva che “polemos è padre di tutte le cose”; il conflitto, in effetti, è un fenomeno che caratterizza la vita reale delle società umane. Semplificando potremmo dire che il conflitto, in senso generico, nasce proprio dalla diversità/pluralità che caratterizza il genere umano: diversità individuali, di genere, di cultura che rendono incredibilmente ricca la nostra specie e la sua storia. Ma purtroppo dalle diversità troppo frequentemente si genera pregiudizio, odio, violenza, guerra. Le diversità, spesso, vengono accentuate e cavalcate per distruggere l’Altro, per affermare il proprio Potere. Assumendo la prospettiva democratica si intende invece prevenire questi esiti violenti e nefasti, imparando ed attuando strategie di ascolto, di dialogo, di mediazione, sia a livello microsociale che macrosociale. Ed è per questo che il percorso di questa edizione si articolerà in tre moduli. Il primo modulo affronterà la dimensione microsociale del conflitto, quella psicosociale in cui emergeranno le dinamiche conflittuali interiori soggettive e tra gruppi per imparare a riconoscere e gestire consapevolmente i conflitti in se stessi e con gli altri. Il secondo modulo, dimensione meso, riguarderà il ruolo delle istituzioni e delle organizzazioni a livello locale sempre nell’ottica della gestione del conflitto per favorire la coesione sociale. Condurranno gli incontri figure della realtà istituzionale locale per testimoniare esperienze volte alla coesione sociale, all’inclusione. Il terzo modulo, dimensione macro, entrerà nel merito della realtà geopolitica internazionale per conoscere e riflettere sulle principali sfide alla democrazia  e sulla democrazia quale veicolo di pace.

Questa nona edizione, dopo i due anni di situazione pandemica, si svolgerà in presenza presso la sede del Borgo. E’ un ritorno da noi molto atteso, quasi emozionante; riavremo giovani studentesse/studenti nella sede e potremo vederli, ascoltarli, soprattutto accoglierli, ognuno, di persona per questa nuova esperienza formativa. La metodologia del percorso sarà laboratoriale, pertanto sarà favorita l’interazione fra i conduttori esperti e i partecipanti e fra i partecipanti stessi che spesso saranno impegnati in attività di gruppo. Nella seconda fase del progetto, a partire dal 20 gennaio 2023, i partecipanti svolgeranno i compiti di realtà, cioè ulteriori approfondimenti laboratoriali di gruppo sui temi affrontati nella prima fase. Al termine del percorso è prevista la restituzione degli elaborati prodotti dai gruppi e la presentazione al pubblico in un incontro aperto alla cittadinanza.

Vorrei concludere con una considerazione personale sulla (presunta) ineluttabilità del conflitto e della guerra ancora oggi sostenuta, in vario modo, da alcuni. Il filosofo I. Kant nel breve trattato “Per la pace perpetua” (1795) affermava che “la pace va istituita” in quanto non è una condizione di natura; questa semplice ma profonda affermazione sottolinea che la pace è un frutto (purtroppo tardivo) dell’opera umana sorretta e guidata dalla ragione e dalla volontà umana. In quanto “istituita”, cioè costruita dall’uomo, la pace richiede mezzi, risorse, energie, azioni ed emozioni, idee e volontà. Ebbene l’educazione civica, sintesi di Pedagogia e Politica, a mio parere è una pietra angolare di questa mirabile costruzione che spesso vacilla, ma richiede sempre di essere proseguita. Così voglio pensare e credere che anche questa edizione di Borgo Lab rappresenti una piccola ma importante pietra nell’edificazione della Casa della Pace.

Dall'ultimo numero di BorgoNews