AUGURI PER SUPERARE LA VIOLENZA DI GENERE di Lucia Mirti

di BorgoAdmin

Inusuale scambio degli auguri tra i Soci del Borgo con una riflessione sulla violenza di genere,  tema poco “natalizio” ma purtroppo attuale.  Ospiti il prof. Maro Deriu dell’associazione ” Maschile plurale”,  l’avvocata Samuela Frigeri del centro Antiviolenza di Parma ed il Sindaco Michele Guerra. Il Centro Antiviolenza di Parma (CAV) opera dal 1985 solo con operatrici donne e  si occupa di donne vittime di violenza, agita per lo più in relazioni domestiche ed affettive. Il ruolo svolto dai 20 CAV regionali è mettersi al servizio della donna dandole gli strumenti per compiere scelte consapevoli,  perché le donne inizino un percorso non da sole. A Parma è attivo uno “sportello lavoro” finanziato dalla regione; il “Gruppo scuola”, che fa prevenzione nelle scuole coinvolgendo ragazzi, docenti e genitori, sin dalla scuola materna: lavorare con i più giovani è la sfida per cambiare il modo di pensare e le relazioni. Inoltre Cav gestisce 4 case di accoglienza, di cui 2 in emergenza per l’accoglienza temporanea delle donne che lo desiderano.

Marco Deriu è protagonista di le tre esperienze di riflessione sulla violenza contro le donne: l’associazione nazionale “Maschile Plurale”, nata nel 2007 da uomini esperti sul tema e diventati referenti di  20  gruppi territoriali. L’associazione ha costruito qualcosa che non esisteva in ambito maschile, e collabora con associazioni femministe e CAV in ambito socio – culturale, con convegni, formazione, comunicazione ed anche operando nei centri per uomini maltrattanti. Una realtà tutta parmigiana è “Maschi che si immischiano”, dal 2016 attiva in ambito culturale e comunicativo per sensibilizzare gli uomini sul tema della violenza. Infine vi è la collaborazione nei CUAV, centri pubblici sostenuti dalla Regione per uomini maltrattanti  in ogni capoluogo di provincia. Inizialmente i centri intercettavano uomini che desideravano spontaneamente un aiuto per liberarsi dalla violenza; con il c.d. “Codice rosso” gli uomini vengono indirizzati dai tribunali e spinti dai loro stessi avvocati, e possono esservi rischi di strumentalità. E’ fondamentale un lavoro socio – educativo che faccia uscire gli uomini dalla zona d’ombra di difesa, per fare attività concrete.

Michele Guerra ha sottolineato come gli ultimi femminicidi abbiano reso deflagrante il tema della violenza sulle donne. Tra i sindaci c’è la consapevolezza di dover essere in prima linea sul tema della violenza: “Ora tocca a noi” è l’iniziativa che vede i primi cittadini – tra cui Guerra –  promotori di una campagna contro la violenza sulle donne, che vuole coinvolgere tutti gli uomini.  Guerra ha ammesso di avere fatto “allenamento linguistico” con il progetto del linguaggio di genere promosso dal Comune di Parma, e di avere affinato insofferenza per i contesti tutti al maschile. Nel progetto “Parma passpartout” i giovani 16/25 anni convolti   sono molto più avanti degli adulti sul tema di genere e non scherzano sulla violenza perché “sono nativi di genere”. La piazza del 25 novembre piena di giovani dà speranza per un cambiamento, perciò sono importantissime le iniziative nelle scuole. Il Comune di Parma lavora sul tema delle pari opportunità,  nella convinzione che migliorando la cultura di genere migliora tutto.  Il dibattito con il pubblico si è concluso nel brindisi augurale perché le donne siano libere dalla violenza e gli uomini consapevoli della disparità nei confronti delle donne.

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