L’AMORE POSSIBILE  di Carla Mantelli

di BorgoAdmin

“L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana”: questo il titolo dell’utilissimo e bel libro del teologo Aristide Fumagalli, presentato nei giorni scorsi a Parma per iniziativa della Rete Viandanti. La presentazione si è svolta a mo’ di intervista con l’autore che ha risposto alle domande di Giuseppe Bizzi e della sottoscritta. Alla domanda sul perché avesse deciso di scrivere questo libro, Fumagalli ha risposto che la teologia riflette sull’esperienza viva dei credenti e visto che oggi è emersa l’esperienza delle coppie dello stesso sesso che vivono una relazione d’amore e che non si riconoscono nel giudizio negativo che il magistero ecclesiastico dà sulla loro relazione, bisogna che la teologia si chieda se questa relazione amorosa ha o meno le caratteristiche dell’amore annunciato da Gesù. È questo, infatti, il “vincolo” che hanno tutte le esperienze credenti. L’autore ipotizza che sia possibile una relazione autenticamente amorosa tra due persone dello stesso sesso, ma l’ipotesi si scontra con convinzioni radicate molto diverse. È stato forte l’appello di Fumagalli a non radicalizzare le posizioni e ad ascoltare con sincera apertura le ragioni opposte alle proprie. Certo, esporsi su questo tema comporta delle conseguenze e forse è anche per questo che il libro di Fumagalli è stato accolto dal silenzio in ambito ecclesiale. Il cambiamento però è in atto, non fosse altro perché la scienza ci offre oggi una consapevolezza che fino a qualche decennio fa mancava: l’omosessualità non è una patologia e non è frutto di immaturità o narcisismo psicologico. L’orientamento sessuale (sia omo che etero) è qualcosa di molto profondo che non si sceglie ma si scopre.

Un capitolo particolarmente interessante del libro riguarda l’interpretazione dei passi biblici che sono sempre stati utilizzati per condannare il comportamento omosessuale. L’autore, facendo tesoro degli studi biblici degli ultimi decenni, introduce a una lettura nuova dei testi mostrando per esempio che il brano di Genesi 19 in cui a Sodoma (da qui, i perversi “sodomiti”) alcuni uomini vogliono abusare sessualmente degli ospiti di Lot, non condanna tanto la relazione omosessuale ma il mancato rispetto del dovere sacro dell’ospitalità e lo stupro che i sodomiti avevano intenzione di infliggere agli stranieri ospitati da Lot. L’amore tra persone dello stesso sesso non c’entra proprio nulla! Gli approfondimenti della teologia sulla questione dell’orientamento omoaffettivo si confrontano con una dottrina che, se ha imparato a rispettare le persone, considera ancora la loro relazione sessuale come “intrinsecamente disordinata”, quindi moralmente illecita. Secondo Fumagalli, la strategia per dialogare e provare a camminare insieme nella chiesa, nella reciproca comprensione, si basa sull’incontro con le persone reali, sull’ascolto delle storie di chi sta facendo esperienza di comunione e di fecondità, in modi diversi rispetto alle coppie eterosessuali, ma non necessariamente meno autentici.

Aristide Fumagalli, L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana” – Cittadella editrice – Assisi 2020 – €.15.90

 

 

 

 

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