BORGODAY: AD ARIANNA BRIGANTI LA TARGA “TESTIMONE DI SOLIDARIETÀ E PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI” di Lucia Mirti

di BorgoAdmin

Come ogni anno, il Circolo il Borgo ha celebrato il  Borgoday, giornata in cui viene conferito il riconoscimento di testimonial dei principi e valori ispiratori del Circolo ad una personalità che li incarna. Quest’anno il premio ha avuto connotazioni peculiari: la premiata è una donna (la terza in tutta la storia del Borgoday), che abita in provincia e  che dedica grande attenzione alle donne ed alla loro promozione. E’ stata infatti premiata Arianna Briganti,  un’economista dello sviluppo ed esperta di diritti umani, che gestisce progetti strategici per la crescita responsabile, la sostenibilità sociale e l’innovazione. Arianna è milanese di origine, risiede a Salsomaggiore dal 2002, ma  in realtà è cittadina del mondo: ciò è stato per noi un valore aggiunto, sia  per dare valore al territorio provinciale sia per il respiro  glocal della premiata. Arianna ha maturato 20 anni di esperienza internazionale in Africa, Asia ed Europa dell’Est, occupandosi di diritti umani, sviluppo globale, etica negli affari e giustizia di genere.  Ha lavorato per  il ministero degli Affari Esteri italiano, la Cooperazione Internazionale Tedesca e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dove ha diretto il dipartimento di Governance in Economia e Ambiente. Arianna si occupa principalmente di protezione dei diritti umani, di giustizia di genere, di  sviluppo socioeconomico sostenibile, di  lotta alla tratta di essere umani e di  leadership femminile nei processi di pace:  mai come oggi argomenti attualissimi. È ricercatrice in Sviluppo Globale, Studi di Genere e Teoria Educativa, ha un dottorato di ricerca in Sviluppo Internazionale e Giustizia di Genere ed ha una collaborazione, tra i vari enti,  anche con l’Università di Parma. E’ stata recentemente insignita dal Presidente Mattarella dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per l’impegno sociale. Nel 2012 è stata tra le co-fondatrici della ONG internazionale Nove Onlus, dove opera  a titolo di volontariato, attiva in Afghanistan  dove Arianna ha imparato che “la pace si costruisce un passo alla volta, ricostruendo anche tutto ciò che è stato appena distrutto”, ma anche in Italia, Grecia, Etiopia e Siria.  Arianna ha  collaborato all’edizione 2022-22023 di “Borgo Lab” portando la sua testimonianza di operatrice in situazioni di conflitto e di povertà.

Arianna ha sottolineato l’assenza delle donne nella politica estera:  “i fatti dimostrano che gli accordi di pace sono più a rischio di fallimento quando le donne non sono attivamente coinvolte nelle discussioni, eppure sono  costantemente emarginate”. Anche in Ucraina l’economia della guerra sta ridisegnando il ruolo delle donne: “Le donne sono destinate a rivestire un ruolo chiave sia nell’ambito sanitario che nei settori dell’energia dei trasporti e della difesa. Attualmente è gestito da donne  il 51% delle 36.000 piccole e medie imprese esistenti in Ucraina”. Arianna, accompagnata dalla sua famiglia, ha ricevuto commossa il riconoscimento, complimentandosi con Borgo Lab per la sollecitazione alla cittadinanza attiva dei giovani, percorso assonante a quanto svolto nel  suo lavoro. Recentemente le è stato chiesto di collaborare all’Università di Betlemme sui temi della pace e sicurezza, ed ha riportato la risposta di una studentessa alla sua domanda “Per te cos’è la pace?”: “La pace è quella tra esseri umani, tra vicini di casa, tra le persone”. Risposta spiazzante nella sua immediatezza e semplicità ma feconda di riflessioni profonde, su come ognuno di noi può fare la differenza nell’operare la pace ad ogni livello.

 

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