VERSO IL 1° MAGGIO 2023  di Michele Vaghini – Segretario Generale UST Cisl Parma-Piacenza

di BorgoAdmin

Quest’ anno il Primo maggio avrà come tema di base la Costituzione. L’attualità dei principi e dei suoi valori fondamentali, a 75 anni dalla sua promulgazione, è l’argomento che caratterizzerà quella giornata.

Per la Cisl, parlare di Costituzione significa valorizzare e riprendere il tema dell’articolo 1 e riflettere su come il lavoro sia effettivamente il fondamento della nostra Repubblica. Un lavoro che negli ultimi anni è stato spesso bistrattato, specie per i giovani, per le donne o per chi è stato espulso dal mercato del lavoro e non trova la possibilità di ricollocarsi. L’articolo 4 della Costituzione italiana riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Dobbiamo chiederci se essere precari al giorno d’oggi e nel non vedere una prospettiva futura di miglioramento della propria posizione personale, può far progredire la nostra società. Il lavoro è speranza, è responsabilità, è fondamenta per costruire una famiglia. E’ uscire da quella periferia interiore che emargina le persone che non ce l’ hanno. L’articolo 32 recita che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività. Diciamo pertanto basta alle morti ed agli infortuni sul lavoro. E’ vergognoso che in Italia ci siano ancora 3 morti al giorno a riguardo e che non ci sia ancore una Legge specifica che condanni in modo serio chi contribuisce a questo massacro.

L’articolo 35 tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Per questo ribadiamo come Sindacato l’ importanza della formazione come miglior tutela per ogni singola lavoratrice e lavoratore. Dobbiamo evitare che la forte percentuale di dispersione scolastica ancora presente, si trasformi poi in precariato o in emarginazione sociale. La Costituzione italiana all’articolo 36 stabilisce che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé ed alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Ebbene, su questo principio chiediamo con forza a tutte le Associazioni Imprenditoriali di rinnovare i Contratti nazionali scaduti, perchè migliorare le condizioni dei propri collaboratori, significa far crescere anche le aziende. E’ anche per questo motivo, ricordando i principi dell’articolo 46 della Costituzione non ancora pienamente attuato, che stabilisce che ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro ed in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende, abbiamo deciso come CISL di raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nella gestione d’impresa. Sarà necessario a tal fine la collaborazione di tutti e ci auguriamo che questo tema sia percepito come fondamentale per un mercato del lavoro in continua evoluzione.

 

 

 

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