Processo Mills: la giustizia secondo Silvio

di BorgoAdmin

E’ mai possibile che dopo cento giorni dalla caduta del suo governo, la gente e i media siano ancora avvelenati da Berlusconi?

Ora si permette ogni giorno di dire pericolose sciocchezze, ipotizzando un futuro che spero non gli apparterrà mai, come fosse un Dio miracolistico capace di rinnovare una politica che lui ha totalmente affossato. Tutto questo succede a ridosso di una pagata, cercata e voluta prescrizione che ancora una volta lo ha salvato. Eppure l’impenitente va avanti cercando di indossare abiti nuovi per far dimenticare ciò che è e che è stato, puntando su balle enormi (raccontate anche ad Obama, facendoci vergognare in tutto il mondo).

 

Forse noi abbiamo dimenticato il ventennio (io non l’ho vissuto!) ma di questo saltimbanco credo di avere colto tutto il peggio che si potesse cogliere nel suo disinteresse per l’Italia e per l’Europa: leggi ad personam, interessi privati e dei “compari” , che ci hanno lasciato sul lastrico e sul ciglio di un burrone, facendo trascorrere il tempo tra sospensioni di leggi a suo sfavore e privilegi vari che nessun ladro avrebbe potuto ottenere, mentre per consolarsi della vecchiaia incombente, se la spassava nelle sue serate vergognose del bunga-bunga!

Ora sembra preoccupato soprattutto della proposta di legge sulla giustizia che lo metterebbe in forte difficoltà. Ha già iniziato a sparlare della Ministro Severino asserendo che la stessa è contro di lui e questo poiché il Decreto Legge previsto dovrebbe contenere la modifica della prescrizione, la condanna per corruzione (e lui se ne intende!) da inserire nel codice penale e la revisione di falso in bilancio. Purtroppo credo che questo D.L:, avrà difficoltà a passare in Parlamento, soprattutto il PdL, cercherà infatti di allungare i tempi e insabbiare le cose. Occorrerà un’estenuante trattativa politica per cercare di non offrire a questo filibustiere, ancora una volta, la possibilità di farla franca.

Berlusconi, se molti non l’hanno ancora capito, vuole riabilitarsi per ritornare sulla breccia e avere ancora una possibilità. In questi giorni ha addirittura affermato che il suo designato capo del PdL Angelino Alfano manca del “quid” necessario per il dopo Monti. Ma di che “quid” si tratta? Quel “quid” negativo l’ha usato con dovizia di particolari e ha prostrato l’Italia come la vediamo e la soffriamo, non ne avevamo bisogno, visto che vent’anni fa, di quel nefando “quid” di cui sopra, ne avevamo avuto prova con Craxi e ci era bastato. Cerchiamo di guardare le cose con speranza e di non credere più, come è avvenuto in passato, che le brodaglie avvelenate siano “anolini”!

 

Lucia Mora

luciamora@alice.it

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