La Piazza La natura non perdona di BorgoAdmin 17 Ottobre 2014 di BorgoAdmin 17 Ottobre 2014 Ci vuole un’alluvione per vedere centinaia di giovani, a Parma come a Genova, mettersi volontariamente al servizio della società con le pale, con le loro energie, con un sorriso, logicamente… un po’ amaro. Ci vuole un’alluvione per capire che i giovani sono di natura positivi se non vengono, anche in buona fede, usati o schiacciati. Ci vuole un’alluvione per vedere che il volontariato è un capitale sociale produttivo che il potere e la stampa prendono in considerazione solo in casi di calamità, che la natura non perdona, che la cementificazione speculativa è un danno alla bellezza ed alla morale, ma è anche un danno per l’economia della società, che la cura del verde dei boschi e della ricchezza dell’agricoltura deve essere intelligente, altrimenti diventa un danno per tutti. Ci vuole un’alluvione per capire che la politica del territorio è fondamentale per garantire un welfare sicuro e duraturo per il Paese e per la società, per capire che il nuovo tempo maturato dalla storia dell’uomo esige interventi idraulici e di salvaguardia preventiva non più rinviabili Ci vuole un’alluvione per chiedere un progetto sociale condiviso che valorizzi e renda produttive per tutti le tante forze emarginate (cassaintegrati, disoccupati, immigrati, rifugiati, carcerati) che hanno, per caso o per colpa, un conto aperto con il Paese. Chi ha visto l’acqua melmosa entrare nel proprio giardino, violentare la propria casa, distruggere beni e ricordi maturati con la vita…non lo dimenticherà mai. Purtroppo la dimenticano presto il potere e la comunicazione, coinvolti ed attratti da un corsa quotidiana senza realtà e senza futuro. Ci vuole un’alluvione per capire che se ognuno, a livello individuale e familiare, facesse la sua parte, o insieme, con una partecipazione organizzata, si assicurasse un’attenzione costante al territorio ed alla società che ci circonda, diventerebbe più semplice chiedere alla politica ed agli amministratori di assumersi le dovute responsabilità anche penali, fare le giuste scelte spesso anche segnalate dal buon senso e dare risposte certe. Eugenio Caggiati 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Dimenticare il Ducato post successivo Da oggi Lab è anche su Facebook. Al via le lezioni dal 24 ottobre Della stessa sezione IL NUOVO ANNO DE “IL BORGO”: ECCO GLI... 18 Gennaio 2023 RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE POLITICA di Lucia Mirti 13 Gennaio 2023 LE RICADUTE DELLA LEGGE DI BILANCIO di Alfredo... 13 Gennaio 2023 IL NUOVO ANNO: VISIONI, ATTESE, SPERANZE DEI GIOVANI... 13 Gennaio 2023 LA SANITÀ DEI PROSSIMI ANNI. DA COSTRUIRE INSIEME.... 15 Dicembre 2022 COP-27, A TRENT’ANNI DALLA CONVENZIONE. UN RISULTATO STORICO,... 15 Dicembre 2022 PROBLEMATICHE ETICHE E MEDICHE ALLA FINE DELLA VITA... 15 Dicembre 2022 ERO BUZZIANO, ANZI, LO SONO ANCORA ! di... 15 Dicembre 2022 PROSEGUE IL RICCO PROGRAMMA DI ATTIVITA’ DE “IL... 1 Dicembre 2022 DIALOGHI XYZ. COME STANNO LE RAGAZZE? di Francesca... 1 Dicembre 2022 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ