“AGENDA GIOVANI-PROGETTIAMO IL FUTURO”: UNA BUONA PARTENZA di Silvana Giannetti

di Redazione Borgo News

Giovedì 10 novembre presso il Centro Giovani Federale a Parma si è svolto il primo appuntamento del ciclo “Agenda Parma 2022 e la nuova Amministrazione” coordinato da Gabriele Ferrari del Direttivo del Borgo; titolo dell’incontro: “AGENDA GIOVANI-PROGETTIAMO IL FUTURO”. Ancora una volta le giovani generazioni sono oggetto di particolare attenzione da parte del mondo adulto; basti ricordare che il 2022 è stato denominato dal Consiglio Europeo l’Anno dei Giovani, definiti “importanti agenti del cambiamento il cui ruolo è essenziale per costruire società pacifiche e democratiche”. Da questa prospettiva, che intende privilegiare una visione positiva, dinamica, costruttiva del mondo giovanile rispetto ad una visione opposta che spesso indugia su fenomeni di disagio, ha preso avvio il dialogo fra i partecipanti all’incontro: Riccardo Campanini, presidente del Borgo, Beatrice Aimi assessora alla Comunità Giovanile, la sottoscritta quale facilitatrice dell’incontro, Antonella studentessa universitaria, Mouhaimen studente dell’IPSIA e un pubblico attento e partecipe che ha fornito significativi stimoli di riflessione e confronto. La mappa proposta al pubblico dall’Assessora per sintetizzare la sua progettualità in merito alle politiche giovanili, vede al centro il binomio “GIOVANI E FUTURO” (termini presenti anche nel titolo dell’incontro); binomio declinato in 6 sottotitoli che indicano importanti aree di indagine ed intervento politico sociale di questo Assessorato: INCLUSIONE-PARTECIPAZIONE-BEN ESSERE-OCCUPAZIONE-CREATIVITA’-EUROPA. E per ognuno di questi temi vengono declinate nella mappa una pluralità di attività progettuali da realizzare. Ad esempio, per l’INCLUSIONE SOCIALE sono previste le seguenti azioni:

a)indagine sociologica (identità e bisogni dei/lle ragazzi/e); b) potenziamento dell’educativa di strada, c)valorizzazione dei CENTRI GIOVANI, d)prevenzione in centri di formazione professionale, e)prevenzione in carcere.

L’ambiente accogliente del Federale, il clima disteso, spontaneo, colloquiale creatosi durante l’incontro, hanno consentito la partecipazione attiva dei presenti e la riflessione su temi cogenti: “Perché parlare di Comunità giovanile e non semplicemente di Giovani?”  “Quali strategie e quali presupposti per favorire la partecipazione giovanile?”  “Come favorire il Ben essere di ragazzi e ragazze?” Nello svolgersi dell’incontro, grazie ai numerosi interventi, è emersa la consapevolezza che la comunità giovanile, cosiccome la società , è una “comunità varia, eterogenea”; la diversità è la cifra di questa comunità, cosiccome diversi e plurali sono bisogni e risorse dei suoi membri. Proprio per questo il riconoscimento delle diversità e la conoscenza oggettiva, diremmo scientifica, del mondo giovanile, rappresentano il presupposto metodologico di ogni intervento politico corretto ed efficace. L’importanza di una metodologia scientifica, avvalorata da aspetti quantitativi, è stata sottolineata dalla Aimi quale garanzia di intervento, di verifica e di rendicontazione del suo operato. Dalle voci di giovani e adulti presenti sono emersi vari temi, ad esempio la difficoltà a partecipare, ad incontrarsi ed impegnarsi per “fare qualcosa insieme”, per “cambiare qualcosa”; il disimpegno e la scarsa partecipazione sembrano giustificati dal senso di impotenza molto diffuso e appreso da modelli adulti. “Tanto non cambia niente”-dicono gli adulti- e così cala la partecipazione, aumenta l’astensionismo ed i giovani apprendono il disimpegno…. Eppure non è un destino segnato. Personalmente ho sottolineato, sulla scorta di esperienze vissute, che la partecipazione è possibile, ma va preparata, curata; richiede la relazione, la buona relazione, l’ascolto, l’accoglienza, la fiducia, e una progettualità concreta, anche minima, che consenta l’esperienza del raggiungimento dell’obiettivo, della soddisfazione per il risultato conseguito. Troppo spesso la paura dei giovani (e non solo) di essere giudicati e non ascoltati davvero, li allontana dalla vita civica, dalle esperienze di rappresentanza. Alcuni giovani presenti hanno sottolineato anche l’urgenza del rinnovamento metodologico-didattico nelle attività scolastiche ed una maggior vicinanza fra scuola e realtà sociale, fra scuola e mondo del lavoro. Un anziano ha sottolineato l’importanza del ben essere, della felicità per tutti i giovani, in particolare per quelli che sono vittime della povertà educativa e che spesso trovano in comportamenti sbagliati l’unica valvola di sfogo alla loro sofferenza. Un altro giovane ha parlato del fenomeno del bullismo sottolineando l’importanza dell’aiuto da offrire sia alla vittima sia al bullo per sottrarli alla sofferenza delle loro esperienze. L’Assessora, memore della sua esperienza come docente e dirigente scolastico, ha ascoltato con empatia ed interesse gli interventi ed ha sottolineato l’importanza di “creare adeguati contesti, creare le condizioni migliori” affinchè tutti ed ognuno possa formarsi, crescere, esprimersi e contribuire al ben essere generale. A questo proposito- dice la Aimi- i Centri Giovani di Parma (7 Centri dislocati in diversi quartieri della città) rappresentano già un ottimo risultato delle politiche giovanili; sono spazi di accoglienza, di formazione, di inclusione, di svago, di studio, di sperimentazione grazie alla qualificata presenza ed intervento degli educatori ; questi Centri educativi  sono sicuramente da valorizzare ed estendere già nelle intenzioni dell’Assessorato. Le parole espresse da B. Aimi hanno fatto emergere una sostanziale convergenza fra il contributo del tavolo di lavoro inerente il tema “Cultura Bene Comune-Scuola- Giovani” (presente in Agenda Parma 2022 pagg 49-55) e la progettualità dell’Assessorato alla Comunità Giovanile; una convergenza fondata su alcuni pilastri: giovani come risorsa, attori protagonisti del cambiamento; Comunità; Partecipazione; Inclusione; Innovazione; in breve una “vera democrazia”. L’emozione che ha prevalso in quell’incontro è stato l’ottimismo della volontà, vuoi per la presenza e le parole dei giovani, vuoi per la personalità di Beatrice Aimi, donna di formazione scientifica esperta anche nelle neuroscienze educative, che sa coniugare cultura scientifica e cultura umanistica; donna aperta al divenire e al cambiamento, determinata anche nella sua nuova esperienza politica a mettere al servizio della società le sue competenze e la sua passione civica. Un caldo applauso reciproco ha concluso l’incontro. Buon lavoro a tutti noi.

Il secondo appuntamento del ciclo “Agenda Parma 2022 e la nuova Amministrazione” coordinato da Gabriele Ferrari, si terrà lunedì 5 dicembre alle ore 17,30 presso la sede de “Il Borgo” – via Turchi 15, e avrà come protagonista l’Assessore alle politiche sociali Ettore Brianti, che dialogherà con Fausto Pagnotta, Responsabile dell’Osservatorio sulla città del nostro Circolo, sulla situazione dell’emergenza abitativa in città e le sue possibili soluzioni.

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