Storia Motivazioni e caratteristiche del Circolo Il Borgo di Redazione Borgo News 23 Dicembre 2012 di Redazione Borgo News 23 Dicembre 2012 253 Il Borgo, un Circolo culturale che ha avuto il battesimo nel 1977. Un tempo in cui pareva che la cultura a Parma avesse necessità di un risveglio. In quest’ottica, nella consapevolezza di portare un servizio alla città, si è allora costituito un gruppo di gentlemen con la corazza da manager, sotto la guida impeccabile e determinante dell’on. Andrea Borri. Un’Associazione apartitica, ma chiaramente ispirata dall’etica cristiana e dalla matrice cattolica. Nel tempo si è fatta uno” stile” operando con discrezione, correttezza, trasparenza, permeata comunque da pragmatismo, organizzando con modestia, ma determinazione, centinaia di manifestazioni destinate a restare nella storia della cultura locale. I campi d’azione sono stati molteplici : dalla cultura letteraria all’economia, dalla politica al sociale, dalla scuola alle famiglie, dal tempo libero all’ambiente, non dimenticando mai di porre particolare e tempestiva attenzione a tutte le problematiche che di volta in volta il tempo proponeva. La ricerca in senso lato è stata uno degli obiettivi precipui del Circolo. Giova qui ricordare, a tal proposito, quella riferentesi alla ” Povertà a Parma ” che ha goduto della collaborazione di insigni docenti dell’Università e che è sfociata in una voluminosa pubblicazione, una ricca documentazione da cui hanno attinto alcuni studiosi. I Giovani. I giovani hanno costituito pure essi ragione e motivo di grande attenzione, organizzando per loro corsi residenziali a Berceto in ottica di acculturamento politico-sociale. Sempre numerosa la presenza ,gratificante il loro esplicito apprezzamento. Il Borgo si è imposto sin dal suo sorgere un obiettivo : la circolazione delle idee ed il confronto culturale in ottica costruttiva. In ciò è stato favorito dall’accoglienza e dalla collaborazione degli ambienti culturali, economici, sindacali, religiosi, sportivi presso i quali ha sempre goduto simpatia. Consapevole dell’importanza della circolazione delle idee, grande attenzione ha posto nel campo dell’editoria. Numerose le pubblicazioni, in parte rivolte alla ricerca sui beni culturali, in parte specifiche quale contributo alla riscoperta di personaggi come Giuseppe Micheli e Don Giuseppe Cavalli. Pure i “media”, strumento di comunicazione di assoluta importanza che ha avuto nel tempo un sempre più crescente sviluppo in concomitanza con l’affermarsi del Borgo in seno alla società civile della città, sono stati parte integrante dei programmi culturali proposti dal Circolo. Una intensa e fattiva collaborazione con la TV PARMA ne è testimonianza. Quarantanove sono stati i dibattiti televisivi sui vari temi di attualità che tempo per tempo sono stati proposti Significativa l’esperienza per la peculiarità del modo in cui questi temi sono stati trattati. Tutte trasmissioni in “diretta” con partecipazione degli ascoltatori tramite telefonate e tutto quanto sotto la piena responsabilità del Circolo circa eventuali interventi non consoni all’etica che una trasmissione in diretta TV avrebbe dovuto imporre, non essendo stati messi ancora in atto accorgimenti di passaggi telefonici in differita, come avviene attualmente un quanto, allora, non possibili. Il Circolo ha corso i rischi nella piena consapevolezza di godere il massimo rispetto da parte dei cittadini che mai nel corso delle trasmissioni si sono abbandonati ad interventi irriguardosi, ma anzi hanno sempre manifestato gradimento per il nuovo porgere del Borgo che consentiva loro di intervenire nei dibattiti non a posteriori ma in diretta con possibilità di colloquio dialogante. Un successo quindi che la stessa TV, allora direttore Aldo Curti, guardava in un primo tempo con qualche perplessità, ma che con il passare del tempo ha finito con il considerare l’esperienza oltremodo positiva. Un’esperienza antesignana, forse senza precedenti in campo nazionale, di cui poi la stessa TV fece tesoro, supportata dai mezzi tecnici nuovi che consentivano di eliminare quei rischi di cui si è fatto cenno dianzi. Una testimonianza positiva per il Circolo venne, e qui è motivo di soddisfazione ricordarlo, dallo stesso Direttore che avanti di iniziare le trasmissioni di tale fatta sotto la loro diretta responsabilità ebbe a riconoscere in diretta i meriti del Borgo per avere avuto la capacità e l’intuizione di dare inizio ad un sistema di comunicazione ed informazione che nel tempo si è affermato presso tutte le televisioni. Una fiducia che il Circolo tempo per tempo si è guadagnata operando sempre con onestà intellettuale ed onestà d’intenti sotto la guida dei presidenti che nel tempo si sono susseguiti: Ganapini, Guerra, Soliani, Caggiati, avvalendosi di un contesto operativo di grande valore e di un alto numero di soci, mediamente sui 200-250. La stima ha trovato riscontro in ogni ambiente e ha portato a meritare il più alto riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un premio di grande soddisfazione che ricambia l’impegno profuso negli anni, speso al servizio della città. Comunicava allora, l’on. Andrea Borri : ” ho ricevuto notizia dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Nino Cristofori che al Circolo IL BORGO è stato assegnato il Premio della cultura ’89. Si tratta di un prestigioso riconoscimento conferito annualmente dalla Presidenza del Consiglio a case editrici, scrittori e associazioni che si sono maggiormente distinti nel campo della cultura “. Un alto riconoscimento, un fiore all’occhiello denso comunque di grande responsabilità. Enore Guerra 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Il Concilio va avanti post successivo Il Borgo: storia di un laboratorio per Parma Dalla stessa sezione Il Borgo: storia di un laboratorio per Parma 23 Dicembre 2012