Crocevia Spettatori o cittadini? di BorgoAdmin 6 Maggio 2011 di BorgoAdmin 6 Maggio 2011 115 Raramente è accaduto nel recente passato che, nell’arco di pochissimi giorni, il mondo intero – o almeno quello connesso a TV e computer – fosse calamitato da tre avvenimenti memorabili come le “nozze reali” di Londra, la beatificazione di Giovanni Paolo II e infine la tragica morte di Bin Laden. Se il primo di questi tre “eventi” – il matrimonio di William e Kate – resta (almeno per ora) confinato nell’ambito della cronaca, non vi è dubbio che tanto la cerimonia svoltasi in Vaticano quanto la fine del capo di Al-Qaeda appartengano di diritto alla storia con la s maiuscola e ci abbiano fatto sentire almeno per qualche ora testimoni – sia pure “virtuali” – di fatti degni di essere ricordati e raccontati.Poi, passata – come è inevitabile – l’onda emotiva, ecco a poco a poco tornare in primo piano i problemi “di casa nostra”, quelli che nei mesi scorsi hanno monopolizzato i titoli di giornali e TV, ma che oggi appaiono piccoli, se non insignificanti, se confrontati con gli avvenimenti di cui sopra: le polemiche sui bombardamenti in Libia, le elezioni amministrative, i processi a Berlusconi e, nell’ambito locale, i nuovi sviluppi della crisi finanziaria del Comune e delle società partecipate (v. articolo nella Piazza). Il rischio che deriva da questo contrasto tra la “grande” e la “piccola“ storia è quello di trasformare i cittadini in spettatori coinvolti “ a distanza” da avvenimenti tanto importanti quanto lontani, e invece indifferenti nei confronti delle scelte e dei problemi che riguardano la vita di tutti giorni. Il sensibile aumento dell’astensionismo alle imminenti elezioni amministrative, previsto da tutti i sondaggi, è una spia eloquente di questo fenomeno. In questo clima di disimpegno, però, per qualcuno diventa più facile tentare di “mettere sotto tutela” la democrazia con le sue istituzioni e di sostituirla con il potere di un’élite autoritaria. La prossima settimana Parma rievocherà, a trent’anni di distanza, l’oscura storia della P2 e del suo tentativo di sovvertire la democrazia nel nostro Paese, tentativo che per alcuni aspetti non è affatto concluso viste le inquietanti analogie tra il programma politico di Licio Gelli e alcune riforme tuttora in discussione (in particolare quelle che riguardano la magistratura). Contro questi rischi conviene allora riprendere l’insegnamento lasciato dai protagonisti, grandi e piccoli, di altri memorabili avvenimenti – non di oggi ma di alcuni decenni fa – di cui si è appena fatta memoria: la Resistenza e la Liberazione. Allora non c’era la Tv, né tantomeno internet, eppure l’eco di quei giorni è ancora viva e, contro la tentazione dell’indifferenza e del disimpegno, ci ricorda che “libertà è partecipazione”. Riccardo Campanini 0 FacebookWhatsappEmail post precedente I conti in tasca al Comune: la parola a Pagliari post successivo Fede e Costituzione secondo La Valle Dalla stessa sezione LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024 IL MINISTRO, IL PONTE E LO STRETTO (NECESSARIO?)... 21 Marzo 2024 IL SILENZIO DEGLI INCOERENTI di Riccardo Campanini 7 Marzo 2024 GRETA NEL PAESE DEI TRATTORI di Riccardo Campanini 22 Febbraio 2024 SPORTIVI (E NON), DIVERSAMENTE ITALIANI di Riccardo Campanini 8 Febbraio 2024 AD AUSCHWITZ C’È ANCORA LA NEVE di Riccardo... 25 Gennaio 2024 ELETTORI E VOTO: NON SEMPRE C’È (ANCORA) DOMANI ... 11 Gennaio 2024 ANNO NUOVO, SEDE NUOVA di Riccardo Campanini 21 Dicembre 2023 LA “SVEGLIA” DEL CENSIS di Riccardo Campanini 11 Dicembre 2023 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ