LETTURE IN CIRCOLO. UN SUCCESSO di Carla Mantelli

di BorgoAdmin

 Si è conclusa con successo la nuova iniziativa che il Borgo ha inaugurato quest’anno: Letture in Circolo. Come abbiamo già illustrato nell’articolo di presentazione (https://ilborgodiparma.net/testimoni-di-pace-verita-e-giustizia/?utm_source=BorgoNews&utm_medium=email&utm_campaign=BN_200924&utm_content=testimoni_img)  l’attenzione si è concentrata su alcune opere di grande interesse: diversi testi di e su La Pira, a centovent’anni dalla nascita, un’inchiesta sull’uccisione delle tre missionarie saveriane in Burundi avvenuta dieci anni fa, la traduzione di lettere dell’antischiavista e femminista americana Angelina Grimké. Si è trattato di testi diversissimi tra loro ma uniti da un evidente filo rosso: in tutti emerge la testimonianza di donne e uomini che hanno dedicato la vita agli altri. E lo hanno fatto a partire dalla fede cristiana, dalla convinzione che il Vangelo chiama ogni credente a guardare il mondo con gli occhi delle vittime e a impegnarsi concretamente per la giustizia e la nonviolenza.

L’incontro su La Pira si è caratterizzato per la profondità degli interventi che hanno messo in luce l’attualità dell’originalissimo contributo del politico “siculo-fiorentino” (ma, più esattamente, cittadino del mondo), alla prevenzione delle guerre e alla costruzione della pace. La Pira era un visionario, uno che vedeva ciò che altri non riuscivano a vedere. Come i profeti. Che grande bisogno che sarebbe oggi di profezia, di qualcuno che, con un supplemento di immaginazione, riuscisse a vedere strumenti diversi dalla guerra per la gestione dei conflitti!

Intensissima e molto partecipata la presentazione dell’inchiesta di Giusy Baioni sul massacro delle missionarie saveriane. Esso si è inserito in una lunga scia di assassinii che hanno insanguinato il Burundi per decenni e, secondo l’autrice, si può comprendere a partire da una molteplicità di moventi: dal rito sacrificale ai motivi economici. Inquietanti gli oscuri intrecci tra il tragico evento e interessi che in qualche modo toccano anche la nostra città. L’incontro è stato particolarmente fecondo perché nei giorni successivi è stato presentato un ordine del giorno, che verrà discusso in Consiglio Comunale, con il quale si chiede di fare finalmente luce e giustizia sulla morte delle nostre sorelle.

Clima quasi festoso alla presentazione delle lettere di Angelina Grimké. Siamo nell’America del XIX secolo, in un contesto oggettivamente lontano. Eppure, Carla Maria Gnappi (traduttrice) e Nicola Tedoldi (pastore metodista) hanno saputo trasmettere l’attualità del pensiero e della militanza di Angelina che pretendeva la fine immediata della schiavitù e la libertà “senza se e senza ma” per le donne. Un invito forte alla radicalità nella lotta per la giustizia.

La presentazione di libri è un’occasione preziosa per affrontare un tema, offrire un momento di confronto e la possibilità di un successivo approfondimento individuale. Il Borgo intende ripetere l’iniziativa individuando nuovi libri su questioni scottanti. Non solo per approfondire ma anche per rafforzare le motivazioni all’impegno.

 

 

 

 

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