LA VOCE DEI GIOVANI AL PRIMO VOTO  di Mafalda Bonati, Francesco Sansone, Massimo Nieddu  

di Redazione Borgo News

Abbiamo chiesto a tre giovani, che il 25 settembre andranno alle urne per la prima volta, le loro considerazioni in vista del voto

 Invito al voto

 Il 25 settembre si terranno le elezioni politiche che porteranno al rinnovo del parlamento italiano e anch’io ho riflettuto su  cosa significa questo nella vita dei giovani che si approcceranno al voto? Sicuramente l’avvicinarsi di questa data comporta un crescendo di emozione dato che quello del voto è il momento di massima espressione della democrazia. Ciò, tuttavia, spinge anche a riflettere sulla responsabilità di questo atto che è sia un diritto che un dovere morale e civile.  É fondamentale che il 25 settembre i giovani vadano a votare e, soprattutto, che votino con coscienza poiché votando si decide non solo del futuro della propria nazione (che comunque non è poco), ma si decide anche del proprio avvenire e visto e considerato che noi ragazzi siamo il futuro dell’Italia, è bene che iniziamo a far sentire la nostra voce fin da subito. É necessario che quindi, è sicuramente meglio prendere parte alla vita politica tutte le volte che ne si ha l’occasione.sia i ragazzi che gli adulti comprendano che la politica decide per te anche se tu te ne disinteressi,

   Mafalda Bonati

 Giro, giro  tondo

 Si avvicina il giorno delle elezioni, siamo in piena campagna elettorale, il clima è febbrile ed i media non fanno altro che parlare dei programmi proposti dalle coalizioni (morti di Regine e clamorosi errori del Var permettendo). Eppure nonostante la mia giovane età, l’interesse per il sociale e una piccola militanza politica, non sono minimamente affascinato e tanto meno coinvolto da quello che succederà il 25 settembre. Non si tratta di indifferenza o pessimismo cronico ma di una consapevolezza: la visione si un sistema politico viziato che non riesce ad uscire da schemi ciclici. Una legge elettorale che già nel 2018 si è dimostrata non idonea renderà impossibile formare una maggioranza di governo. Ecco che ricomincerà la giostra di alleanze, con i giorni contati tra chi oggi promette di non allearsi con nessuno. Non per difendere a spada tratta i personaggi politici di oggi di sicuro non tra le personalità migliori che l’Italia abbia da offrire, ma una domanda sorge spontanea: in un sistema così precario è possibile sottrarsi alla spasmodica ricerca del consenso 365 giorni l’anno e 24 ore su 24?

Francesco Sansone

Speranze sul 25 settembre

 Alla vigilia del voto mi sento chiamato ad una notevole responsabilità poiché eserciterò un diritto/dovere costato innumerevoli vite e sacrifici. Tale responsabilità, amplificata dal voto per il Senato, deriva dal dover scegliere candidati che spero una volta eletti possano trovare soluzioni condivise per la crisi climatica e ambientale, per nuove e più adeguate politiche del lavoro e per lo sfruttamento razionale delle risorse energetiche e per lo sviluppo della collaborazione fra le nazioni della UE. Tale ultimo punto è importantissimo per contrapporsi alla aggressione imperialista nei confronti dell’Ucraina. La speranza di queste elezioni è che vengano affrontati i problemi e le esigenze della gioventù italiana. Tale processo passa attraverso uno svecchiamento della classe politica con l’ingresso di figure giovani che dimostrino equilibrio, energia e coraggio nello sviluppare iniziative che creino opportunità nello studio e nel lavoro per i giovani.

Massimo Nieddu

Dall'ultimo numero di BorgoNews