La Piazza In ricordo di Aldo Moro nel 40° anniversario della morte. di BorgoAdmin 8 Maggio 2018 di BorgoAdmin 8 Maggio 2018 di Giorgio Pagliari – Ricordo, come se fosse ieri, i notiziari di radio e televisioni, che il 9 maggio 1978 annunciarono, sulla base di una segnalazione, che il cadavere dell’On. Aldo Moro era stato ritrovato nel baule di una Renault rossa in via Caetani a Roma. E ricordo le immagini che accompagnarono tale annuncio. In quei giorni la tragedia umana e familiare si confuse, per forza di cose (e ingiustamente) con quella politica e rimase, per così dire, sullo sfondo. Ciò non di meno, nemmeno oggi, è giusto dimenticare il sacrificio personale e il dolore familiare, rinnovando, a tal fine, sentimenti di sincera solidarietà ed estendendoli agli uomini della scorta ed alle loro famiglie. Neanche la tragedia politica, peraltro, ha ancora finito di produrre i suoi effetti: quell’esecuzione, i cui veri mandanti non sono ancora sicuramente individuati, non privò l’Italia solo dell’uomo politico di maggior perso e di maggior visione, insieme ad Enrico Berlinguer, ma dell’interprete e della guida di una fase delicatissima della storia italiana, sia sul piano politico, che su quello sociale. Il Paese rimase privo di uno dei due artefici del cambiamento del sistema politico italiano, che, dopo una fase di solidarietà internazionale, sarebbe stato avviato alla democrazia dell’alternanza, ritenuta indispensabile per garantire il consolidamento della democrazia e lo sviluppo in una sana dialettica tra forza diverse e financo antitetiche. Forze, però, che come dimostrano proprio in quegli anni e in quei giorni, seppero allearsi, sia pure in modo graduale, per rispondere all’emergenza politica e sociale. Quel processo non è mai più ripartito e tutto è, piano paino, precipitato fino all’oggi: alla stagione della solidarietà nazionale, subentrò la stagione dei governi del c.d. penta partito e, quindi, seguirono la stagione di mani pulite, l’era berlusconiana e quella del centro sinistra, fino all’attuale situazione, che è caratterizzata da una vera e propria crisi istituzionale o di sistema. Il tempo è galantuomo, si dice. Certo è così per Aldo moro, grande uomo politico e statista, la cui importanza appare oggi più nitida di quanto non apparisse nel 1978. Giorgio Pagliari 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Parma-Roma, qualcosa in comune? post successivo La secolarizzazione del Cattolicesimo e la sua incidenza sulla politica Della stessa sezione IL NUOVO ANNO DE “IL BORGO”: ECCO GLI... 18 Gennaio 2023 RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE POLITICA di Lucia Mirti 13 Gennaio 2023 LE RICADUTE DELLA LEGGE DI BILANCIO di Alfredo... 13 Gennaio 2023 IL NUOVO ANNO: VISIONI, ATTESE, SPERANZE DEI GIOVANI... 13 Gennaio 2023 LA SANITÀ DEI PROSSIMI ANNI. DA COSTRUIRE INSIEME.... 15 Dicembre 2022 COP-27, A TRENT’ANNI DALLA CONVENZIONE. UN RISULTATO STORICO,... 15 Dicembre 2022 PROBLEMATICHE ETICHE E MEDICHE ALLA FINE DELLA VITA... 15 Dicembre 2022 ERO BUZZIANO, ANZI, LO SONO ANCORA ! di... 15 Dicembre 2022 PROSEGUE IL RICCO PROGRAMMA DI ATTIVITA’ DE “IL... 1 Dicembre 2022 DIALOGHI XYZ. COME STANNO LE RAGAZZE? di Francesca... 1 Dicembre 2022