GIUSEPPE MICHELI, UNA TESTIMONIANZA ANCORA VIVA di Eugenio Caggiati

di BorgoAdmin

Parma è stata chiamata a celebrare i 150 anni della nascita di Giuseppe Micheli, il personaggio più popolare della storia politica parmigiana del secolo scorso. Giovane di grande famiglia (Micheli/ Mariotti), di belle speranze (grazie anche al salesiano don Baratta), ha saputo concretizzare molte sue potenzialità in testimonianze che hanno segnato la storia parmense ed italiana. A trent’anni era già stato presidente nazionale della F.U.C.I.; aveva già avviato rapporti intensi con personaggi storici famosi come don Murri; aveva già avviato un periodico La Giovane Montagna che ha dato voce all’Appennino ed a tante energie popolari. Nei primi anni del ‘900 sarà nel Consiglio della Cassa di Risparmio di Parma con ampi poteri; entrerà in Parlamento dove per tre volte, prima del fascismo, verrà chiamato a fare il ministro; legherà il suo nome al terremoto di Messina per la sua capacità di guidare la sopravvivenza della città; segnerà le vette dell’Appennino parmense con la sua festosa presenza, con le croci espressive della sua fede, con le strade intervallive che svilupperanno relazioni, con Casse Rurali che vorrebbero dare spazio anche alle speranze delle imprese familiari. Durante il fascismo riuscirà, in silenzio, a mantenere viva la sua presenza nello studio notarile che diventerà, poi, il punto di riferimento del CLN parmense, e, quando dovrà fuggire, prima a Chieti e poi nella Roma liberata, per non essere imprigionato, diventerà il punto di riferimento degli Alleati che, non a caso, d’intesa con il CLN parmense, nomineranno poi il suo segretario Mario Bocchi, primo sindaco di Parma. Ma la forza politica di Micheli sta nel suo rapporto costante con la gente, sia nelle osterie dell’Appennino che nelle sedi delle associazioni. Grazie al suo impegno fa rivivere il CAI al quale donerà il rifugio del Lago Santo lasciatogli dallo zio Mariotti; farà rivivere la Deputazione di Storia Patria e l’Ordine Costantiniano; sarà fra i fondatori della nuova Democrazia Cristiana che lo vorrà alla presidenza della prima assemblea nazionale e lo nominerà “padre costituente” e membro del nuovo Senato. La speranza di dare vita ad una regione dal Po al Tirreno è il sogno che quasi riesce a concretizzare, dimostrando di aver intuito, per primo, la storica vocazione unitaria, anche economica, dei territori che ben conosceva. Fu anche tra i fondatori dell’ANCI.

L’anniversario dei 150 anni della nascita di Giuseppe Micheli rimarrà nella storia locale, grazie all’impegno del Comitato celebrativo, con alcuni segni: la digitalizzazione del periodico La Giovane Montagna, la valorizzazione del Fondo Micheli Mariotti in Biblioteca Palatina, il recupero organico della storia della Protezione civile parmense, dal terremoto di Messina ai giorni nostri, e tante iniziative che le realtà aderenti al Comitato celebrativo stanno organizzando.

Hanno già aderito al Comitato:

Enti istituzionali e privati: Provincia di Parma, Università degli Studi di Parma, Azienda USL di Parma, Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, La Nuova Pilotta, Confcooperative Parma, Consiglio Notariato Parma, Parco Nazionale Tosco Emiliano, Deputazione Storia Patria delle Province Parmensi, Istituto Storico Resistenza, C.A.I. Parma, Università Popolare Parma, ANA Parma, ANPI Parma, ALPI Parma, ANPC Parma;

 Comuni: Parma, Messina, Montechiarugolo, Langhirano, Pontremoli (MS), Corniglio, Palanzano, Neviano degli Arduini;

Associazioni di Promozione Sociale: Giuseppe Micheli, Comunità del cibo di crinale 2040, Il Borgo, La Giovane Montagna, Associazione ricerche storiche Emanuelli, Associazione Manfredo Giuliani, Centro Studi Cardinal Casaroli, Seminario di Bedonia, Centro Studi Val Baganza, Festa della Storia, Comunità Valle dei Cavalieri, Famija Pramzana, Forum Terzo Settore Parma, ACLI Parma;

 Famiglie Micheli.

 

 

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