Borgo NewsCrocevia FRATELLI (E SORELLE) D’EUROPA di Riccardo Campanini di Riccardo Campanini 10 Marzo 2022 di Riccardo Campanini 10 Marzo 2022 196 E’ naturalmente troppo presto per poter trarre qualche conclusione dalla feroce e assurda guerra che sta insanguinando l’Ucraina. Sicuramente il mondo che uscirà da questo conflitto sarà decisamente diverso da quello di prima, ma nessuno può prevedere in cosa consisterà e quanto profondo sarà questo cambiamento. Tuttavia, fatta questa doverosa premessa, è possibile già oggi – magari correndo il rischio di essere smentiti nel prossimo futuro – evidenziare due circostanze che contraddicono in modo abbastanza clamoroso tendenze culturali e politiche considerate ovvie e “vincenti” nel recente passato. La prima ad essere smentita è la teoria del cosiddetto “scontro di civiltà”, ovvero l’idea che nel XXI secolo i conflitti sarebbero stati originati da contrasti di natura religiosa, e segnatamente dallo scontro tra mondo cristiano e mondo islamico. La guerra in corso, al contrario, vede schierati su entrambi i fronti combattenti a grande maggioranza “cristiani”, anzi della medesima confessione ortodossa. Del resto, la storia dell’Occidente è piena di conflitti in cui la matrice religiosa è inesistente o del tutto secondaria (o al più utilizzata come puro pretesto), tanto che molti hanno visto nell’invasione dell’Ucraina come un “ritorno” alle dinamiche e alle logiche di aggressione tipiche dello scorso millennio, evidentemente tutt’altro che archiviate. L’altra, e forse più importante, “smentita” di tanti slogan del recente passato è quella relativa alla presunta contrapposizione tra patriottismo e europeismo, tra amore per il proprio paese e condivisione dei valori europei. Proprio il popolo ucraino è la negazione vivente di questa falsa alternativa: pronto a difendere la propria patria fino alla morte, ma al tempo stesso consapevole del legame ormai indissolubile con gli altri popoli europei, che infatti sono scesi in piazza per solidarizzare con i martoriati “fratelli” ucraini. Com’è lontana e irrilevante, in questa unità europea “dal basso” che supera confini e barriere, la stucchevole retorica, così spesso ripetuta in questi anni, sui “burocrati” di Bruxelles (falsamente) contrapposti ai valori patriottici, come se l’Europa fosse solo il regno delle regole e dei cavilli e le nazioni rappresentassero invece le uniche realtà portatrici di ideali e di passioni …I giovani, e meno giovani, europei che in tante forme stanno esprimendo solidarietà e vicinanza all’Ucraina sanno distinguere benissimo , a differenza di tanti politici “euroscettici”, la differenza tra ciò che nel progetto europeo è essenziale e irrinunciabile – i valori di libertà, democrazia, tolleranza – e quello che invece è necessariamente opinabile e discutibile – appunto , i regolamenti e le norme sulle tante materie di competenza comunitaria. D’altronde, sono molti i commentatori che fanno risalire l’aggressione russa non tanto a motivazioni strategiche o geopolitiche, quanto piuttosto al fatto che un’Ucraina “europea” rappresenta per Putin e suoi sodali un pericoloso e intollerabile modello di democrazia e libertà destinato prima o poi a “contagiare” anche la vicina Russia. Da questo punto di vista può essere utile, in conclusione, riprendere persino il concetto di “scontro di civiltà” cui si accennava all’inizio, ma modificandone radicalmente i termini: non più contrapposizione tra religioni diverse, ma tra democrazia e dittatura, libertà e oppressione, pace e guerra. Forse anche (è un auspicio, ma insieme una ragionevole previsione) tra il futuro – rappresentato dall’Europa e dai suoi valori – e il passato – quelle dei tanti, troppi regimi autoritari e oppressivi oggi presenti nel mondo –destinato prima o poi ad essere cancellato dalla storia. Bombe o non bombe. 0 FacebookWhatsappEmail post precedente LA VIA DELLA PACE di Albertina Soliani post successivo GIOVEDI’ 17 MARZO ORE 18.00 LA VOCE DEGLI ADULTI: QUALE IDEA DI FUTURO? Dalla stessa sezione CASE BIANCHE E SEPOLCRI IMBIANCATI di Riccardo Campanini 21 Novembre 2024 UN VOTO A REGION VEDUTA di Riccardo Campanini 7 Novembre 2024 SE QUESTA E’ UNA PACE di Riccardo Campanini 17 Ottobre 2024 LA CATASTROFE AMBIENTALE? E’ ASSICURATA! di Riccardo Campanini 3 Ottobre 2024 DAL G7 A “C’È POST(O) PER TE”: IL... 19 Settembre 2024 RAGAZZI DELL’EUROPA di Riccardo Campanini 14 Giugno 2024 ELOGIO DELLA “FOLLIA ECOLOGISTA” di Riccardo Campanini 22 Maggio 2024 (S)PARTITI EUROPEI: RIPARTIRE DA BEETHOVEN di Riccardo Campanini 9 Maggio 2024 LA CORSA PER BRUXELLES: UNA SELEZIONE INNATURALE? di... 23 Aprile 2024 CHI HA PAURA DEL RAMADAN? di Riccardo Campanini 11 Aprile 2024