Parma capitale… del traffico?

di BorgoAdmin

 

In occasione della presentazione dei dati sulle prime settimane di funzionamento dei “varchi elettronici” l’attenzione della stampa e dei cittadini si è logicamente concentrata sull’elevato numero di contravvenzioni elevate ai trasgressori (veri o presunti). E’ passato sotto silenzio, invece, il dato relativo alle vetture che sono entrate nella ZTL nel periodo preso in esame (15 luglio – 25 agosto): 215.000. Considerando che nei mesi estivi il traffico si riduce sensibilmente, si può perciò ipotizzare che normalmente transitino per i soli varchi di via XXII luglio, viale Toscanini e viale Mariotti (senza quindi considerare gli altri accessi al Centro Storico) circa 50.000 veicoli ogni settimana.

A questo punto sorge spontanea una domanda: si può ancora definire “a traffico limitato” un’area che registra un così elevato passaggio di veicoli? Gli “esperti” risponderanno che nelle altre zone della città la situazione è decisamente peggiore, ma questa constatazione non allevia, anzi acuisce il problema e l’ulteriore quesito che ne segue: siamo davvero condannati a convivere con un traffico continuo e implacabile, e le sue ben note conseguenze in termini di inquinamento, rumore, pericolo per pedoni e ciclisti?

Dopo l’archiviazione del progetto “Metropolitana” il dibattito sulla mobilità urbana, a parte qualche uscita estemporanea dell’Amministrazione, pare essersi fermato. Il nostro Circolo ha più volte cercato di tenere vivo l’argomento avanzando tra l’altro proposte interessanti (e fattibili), che però sembrano essere cadute nel vuoto.

A poco più di un anno dalle prossime elezioni comunali è ormai tempo che le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, aprano la necessaria riflessione su questa materia, coinvolgendo esperti ed Associazioni, ascoltando i cittadini – che a loro volta dovrebbero anche avanzare proposte, e non solo dire “no” a questo o quel progetto – e, alla fine, dicendo cosa intendono fare per ridurre sensibilmente il traffico automobilistico. O, in alternativa, dichiarando almeno che a loro parere le cose vanno bene così (anche perché il “partito – trasversale – degli automobilisti” è numeroso ed agguerrito). La parola, poi, passerà agli elettori.

Ma questa richiesta di maggiore attenzione al tema della mobilità è probabilmente vana , visto che il “traffico” su cui si sta concentrando il dibattito politico – non solo a livello locale – non riguarda tanto i veicoli ma gli uomini: ovvero in che partito andrà questo o quel personaggio, o quale strada prenderà un determinato movimento politico; e anche in questo caso la circolazione è decisamente sostenuta…

Riccardo Campanini

Dall'ultimo numero di BorgoNews

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