La Piazza L’Europa è (ancora) viva di BorgoAdmin 29 Maggio 2014 di BorgoAdmin 29 Maggio 2014 117 La democrazia è ben viva. La scelta di voto dei cittadini elettori, nel giorno delle elezioni per il Parlamento europeo, ancora una volta ha manifestato il sentire profondo del popolo e ha deciso l’orientamento politico per il futuro. La democrazia è ben viva. La scelta di voto dei cittadini elettori, nel giorno delle elezioni per il Parlamento europeo, ancora una volta ha manifestato il sentire profondo del popolo e ha deciso l’orientamento politico per il futuro. Un sentimento che comprende anche, a partire da coloro che non sono andati a votare, circa la metà degli elettori nei vari Paesi europei, la distanza dalla politica, segno di una domanda radicale di cambiamento e di adeguatezza ai problemi che fino ad oggi non ha trovato risposta soddisfacente da parte dei partiti e dei movimenti politici. La democrazia è ben viva in Italia. Al dunque, il popolo sceglie. Ha scelto il PD e Renzi, ha fermato il Movimento 5 Stelle e Grillo. Per paura o per convinzione, la sfida era questa, mentre il ciclo berlusconiano va declinando. Ha spazzato via partiti minori, l’elettorato è decisamente orientato a un sistema maggioritario. La scelta è stata chiarissima, si sono spostati milioni di voti, espressione di una volontà positiva: l’Italia deve cambiare senza avventure devastanti, l’Italia ha bisogno di stabilità e di fiducia, e così l’Europa, una scelta politica senza ritorno. E’ ben viva l’Europa politica. La stessa prevedibile avanzata di movimenti euroscettici e di destra, in Francia è il primo partito e vi sono eletti in liste naziste, ma senza alcun sfondamento, è il segno che è in corso una battaglia politica vera. L’Europa politica è una scelta irreversibile ma deve essere più forte, deve avere una visione di sviluppo e non di restrizione, di apertura e non di chiusura, di protagonismo di tutti i Paesi dell’Europa nella costruzione di una nuova coesione politica, senza sudditanze. E’ la visione di un’Europa più vera e più forte dopo la crisi, che ha un sogno per sé e per il mondo, un sogno di libertà, di uguaglianza, di pace. Nelle elezioni dei giorni scorsi si decideva dell’Europa. Vi è un’ area antieuropea dell’elettorato, anche in Italia la Lega è aumentata, che stimola a fornire risposte persuasive. L’area dell’astensione dal voto può significare una presa di distanza dall’Europa, ma è certamente una presa di distanza dalla politica. Nell’insieme l’elettorato per l’Europa, e un’Europa più politica, è rappresentato in maggioranza nel Parlamento Europeo.Quanto all’Italia, è il PD il partito che ha raccolto consensi maggioritari, oltre il 41%. Il PD di Matteo Renzi, che ha dato fiducia, ha impresso una nuova spinta alla politica, ha presentato una nuova leadership, per età e dinamismo. Il Governo si è rafforzato, la sua maggioranza parlamentare ha tenuto, il Movimento 5 Stelle è uscito ridimensionato. Si può andare avanti fino al 2018, realizzando il cambiamento promesso. Questa è la responsabilità del PD e di Renzi uscita dalle urne. E intanto, da subito, l’Italia è chiamata ad una responsabilità per l’Europa che è storica. In queste ore si cominciano a definire i nuovi assetti e ruoli politici, nella Commissione e nel Parlamento. Persone e idee vanno insieme. La Presidenza dell’Unione assegnata all’Italia dal 1° luglio può segnare una svolta politica: sui contenuti, nella visione di lungo periodo, nel cambiamento della gestione. L’occasione è straordinariamente propizia, questa è, a mio parere, la conseguenza più positiva del voto italiano. Il popolo italiano ha scelto di essere protagonista e adesso gli altri partner europei attendono da noi una guida convinta e sicura. Anche il popolo italiano dovrà essere coerente con questa scelta, dobbiamo essere credibili. Dobbiamo tutti insieme riformare noi stessi, nelle scelte, nei comportamenti. Un’Italia migliore è possibile,l’abbiamo dichiarato con il voto, dobbiamo realizzarla. A lungo ci siamo sentiti in difficoltà di fronte agli altri, deboli strutturalmente, economicamente e politicamente. Oggi è ancora tutto da fare, ma ci siamo alzati in piedi, con la nostra dignità.E’ stato un voto davvero importante, è stato un voto utile, promettente. Nonostante le difficoltà che permangono, anzi proprio esse ci hanno obbligato a svegliarci e a metterci in cammino. La strada è indicata, l’abbiamo scelta. Adesso è tutta da percorrere, con coraggio, con umiltà. E’ questa nuova Italia e questa nuova Europa che dobbiamo consegnare alle generazioni future. Albertina Soliani 0 FacebookWhatsappEmail post precedente Il Borgo presenta “Parmacultura” post successivo La Chiesa di Parma al servizio dei poveri Dall'ultimo numero di BorgoNews TRA PLEBISCITO E TERRORISMO: LE MONTAGNE RUSSE DI... 11 Aprile 2024 VIAGGIO SUI CONFINI a cura di Lucia Mirti 11 Aprile 2024 LA GUERRA? ESTRANEA ALLA RAGIONE di Carla Mantelli 11 Aprile 2024 L’EREDITÀ DI DON PINO PUGLISI di Anna Pellegrini 11 Aprile 2024 BORGO LAB 2023/24: RICORDI E RIFLESSIONI (+ DUE... 21 Marzo 2024 IL LUNGO VIAGGIO DA VENTOTENE A BRUXELLES di... 21 Marzo 2024 LA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA: SFIDA DA AFFRONTARE O DA... 21 Marzo 2024 STORIE DI CORAGGIO E LIBERTÀ: VOCI DI DONNE... 21 Marzo 2024 PARMA: PROTAGONISTI I GIOVANI – Intervista a Beatrice... 7 Marzo 2024 L’8 MARZO PER ME di Hiba Bel Haj El... 7 Marzo 2024 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ