Il Vangelo che abbiamo ricevuto

di BorgoAdmin

Le comunità, i gruppi e i singoli cristiani del disagio ecclesiale accomunati da “ Il Vangelo che abbiamo ricevuto” si riuniscono a Roma presso la Domus Pacis, il prossimo 17 e 18 settembre nel loro quarto incontro nazionale sull’affermazione di Gesù:” Ma voi non così” Luca 22,25.
Il tema del loro convenire è quello dell’eucarestia, centro della spiritualità della religione cristiana cattolica, messa in rapporto all’affermazione di Gesù “ I re comandano sui loro popoli e quelli che hanno potere si fanno chiamare benefattori del popolo. Voi però non dovete agire così” cioè  tenetevi lontani dai comportamenti degli uomini di potere. Il rapporto tra il passo biblico e l’eucarestia è strettissimo perché essa è la manifestazione centrale di come Gesù “non è così” ma dona se stesso nell’amore ai fratelli. Tema quello dell’eucarestia apparentemente, oppure ancora, vissuto in termini di un rapporto personale nella fede cristiana mentre la dimensione orizzontale è stata minimizzata. .
I comportamenti che esaltavano la dimensione individuale del sacramento, consolidatasi dopo il Concilio di Trento, sono stati messi in crisi dal movimento teologico del primo cinquantennio del secolo scorso, che è sfociato nel Concilio Vaticano II. La dimensione orizzontale ha ripreso il suo giusto posto nella spiritualità cattolica.
Il ritornare a meditare ed attuare una pratica comunitaria del riunirsi nella cena del Signore dove la partecipazione di ascolto e condivisione del pane e vino sono sorgente di grazia, è la riflessione di questo incontro. Nel gesto dello spezzare il pane e offrirlo insieme al vino è racchiusa tutta la sua vita ed è testamento per i nostri giorni, per tutti giorni.
Una particolare dimensione dell’eucarestia la dona Annalena Tonelli, la volontaria laica, impegnata in Somalia, assassinata il 5 ottobre del 2003 dicendo “ la vita mi ha insegnato che la mia fede senza amore è inutile, che la mia religione cristiana non ha tanti e tanti comandamenti, ma ne ha uno solo: questo è il mio corpo, fatto di pane perché anche tu ti faccia pane sulla mensa degli uomini, perché, se tu non ti fai pane, non mangi pane che ti salva, mangi la tua condanna”.      
Allora è necessario interrogarsi se educati dai segni dei tempi non ravvisiamo scintille dell’eucarestia nelle liturgie che chiameremmo laiche. A questo interrogativo il testo della presentazione indica una eucarestia laica nel dipinto di Van Gogh “il mangiatore di patate”. Anche noi possiamo vedere e vivere l’eucarestia che si declina nelle vite di ogni giorno.
Mi viene in mente di aver vissuto il clima di spiritualità forte nel parallelo tra l’ultima cena di Gesù ed un pranzo fra familiari con la Sposa che faceva la spola tra la cucina e il tavolo dei familiari, presentandosi con il cibo come espressione del suo amore e dono della sua vita per tutti noi. Anche questa è stata una “eucaristia laica”.
Buon lavoro a questi amici e fratelli.

Claudio Michelotti

Dall'ultimo numero di BorgoNews

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