Il dono del Concilio alla Chiesa di Parma

di BorgoAdmin

Stiamo vivendo un tempo straordinario di nuova primavera per la nostra Chiesa e ne avremmo piena consapevolezza se solo potessimo superare la nostra indifferenza ed apatia mettendoci in ascolto dello Spirito e della testimonianza di vita, delle parole e dei gesti di Papa Francesco, che ogni giorno ci sorprende e ci riempie di meraviglia e gioia ricordandoci la verità antica ma essenziale per il cristianesimo che Dio è misericordioso e che anche noi dobbiamo usare la stessa misericordia con chi ci sta vicino o incontriamo.

Papa Francesco, come prima il Cardinal Martini, è una guida e un profeta e sta realizzando e completando il Concilio Vaticano II di cui proprio quest’anno ricorre il 50°. Così ci è sembrato cosa buona e importante dare inizio ad un progetto che come gruppo “Il Concilio Vaticano II davanti a noi” avevamo posto come obiettivo al termine dei nostri lavori di festeggiamento dei giorni del Concilio: quello di realizzare una ricerca approfondita sul post-concilio a Parma, un opera che dovrebbe essere il frutto di un impegno corale, per operare una vasta sensibilizzazione della comunità diocesana e dei Presbiteri sul dono ricevuto dal Concilio alla luce del bilancio di questo cinquantennio. Vorremmo conoscere cosa è stato ed ha significato il Concilio e come oggi si pone la Chiesa di Parma nei confronti dei temi più qualificanti espressi dall’Assemblea conciliare.

 

Abbiamo dato vita ad un Comitato promotore, presieduto da Giorgio Campanini, che ha elaborato una prima proposta articolata dell’opera, ed è costituito da associazioni e movimenti come l’Istituto di scienze religiose, Il Borgo, l’Azione cattolica, il Meic , il SAE, l’UCID, le ACLI, l’AIMC, la Cappella Universitaria,la Società San Vincenzo de Paoli, la Rivista Universum e da altri esponenti del mondo cattolico. Compito del Comitato è quello del coordinamento generale, della individuazione delle linee della ricerca, del reperimento delle risorse, della nomina del Comitato scientifico. Comitato questo che è presieduto dal Prof.Giorgio Vecchio e coadiuvato da altri storici ed esperti e che ha già elaborato il progetto dei temi da approfondire, che spaziano dal quadro della società parmense dal punto vista demografico e sociale alla vita della chiesa sotto gli episcopati di Mons. Colli, Pasini, Cocchi e Bonicelli; quindi alla recezione del concilio con il rinnovamento liturgico e pastorale, la riscoperta della Bibbia, l’impegno dei laici, il rinnovamento della vita dei religiosi, le aperture ecumeniche, la cultura cattolica, il rapporto della chiesa locale con il mondo del lavoro e la politica, la pastorale familiare e il ruolo delle donne. Per ciascun tema sono stati individuati collaboratori, storici e ricercatori, che completeranno un’opera da mettere a disposizione delle comunità ecclesiali, degli operatori pastorali delle Nuove parrocchie, ma anche di tutta la città perché la vita della chiesa e dei cattolici è strettamente correlata e integrata alla società civile.

Il volume che si comporrà di 15 saggi e potrà essere pubblicato alla fine del prossimo anno, in coincidenza con la conclusione dell’anno giubilare, sarà anche completato da testimonianze di persone, presbiteri e laici che hanno vissuto e realizzato il Concilio a Parma ed ovviamente da una conclusione che possa fornire utili indicazioni sulla chiesa del domani. Crediamo sia un servizio importante che facciamo a Parma, ne seguiremo anche su questa newsletter gli sviluppi, ma vorremmo che fosse un’opera collegiale e per questo fin da ora chiediamo a tutti gli amici di collaborare con noi nel mettere a disposizione testimonianze, ricordi, considerazioni su questi 50 anni, ma anche semplicemente di prenotare fin da ora un volume della nuova opera, che ha come titolo provvisorio “Il dono del Concilio Vaticano II alla Chiesa di Parma”.

Il Borgo e il suo tesoriere Luciano Verderi sono a disposizione per raccogliere le prenotazioni, che dovrebbero essere tante per darci la garanzia di poter avere le risorse necessarie a completare l’opera.

Graziano Vallisneri

Dall'ultimo numero di BorgoNews