La Piazza Estratto da “La metamorfosi del modello emiliano” di BorgoAdmin 28 Febbraio 2013 di BorgoAdmin 28 Febbraio 2013 132 “Il modello emiliano…è, in breve, un’organizzazione della vita economica che ha saputo combinare efficienza ed equità, crescita e coesione sociale. Nell’avviare alcuni anni orsono, un progetto di ricerca su questo “modello”, ci è parso appropriato aggiungervi una esplicita menzione alle “metamorfosi” in atto, Che cosa si intende con questo sostantivo nella lingua italiana? Si intende “la trasformazione, e in particolare la trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa”. Un ‘indagine sulla profondità e sull’ampiezza della trasformazione in atto è ciò che ci siamo proposti con questo progetto. Era un tempo nel quale la gravissima crisi finanziaria mondiale che il mondo avrebbe conosciuto dal settembre 2006 – e che sta ancora vivendo – era di là da venire. E’ accaduto poi che il tema dell’’economia reale (ri)guadagnasse posizioni nell’agenda politica di tutti i paesi dell’Occidente industrializzato. Dovendo concludere in una parola possiamo dire che la Germania – il “capitalismo renano”, se preferite – è tornato a rappresentare i modello a cui guardare: un modello, per di più, che dal principio degli anni Duemila ha saputo riformare se stesso laddove i tempi nuovi lo richiedevano. Ebbene, stabilire paralleli tra paesi, ma anche tra regioni, non è mai semplice…. Ciò nondimeno, nel nostro Paese si è soliti ricordare come quella italiana si ala seconda manifattura d’Europa (dopo appunto quella tedesca). Lungo la stessa linea possiamo ricordare come l’Emilia-Romagna, assieme ad altre 4 regioni italiane, faccia parte del ristretto novero delle 18principali regioni manifatturiere d’Europa. A queste utili comparazioni occorre però far seguire la discussione sulle riforme necessarie e possibili – il passo che oggi manca – per avvicinarsi il più possibile al “capitalismo renano” e, volendo, all’”economia sociale di mercato”, se si ritiene questo il modello di riferimento. E nel fare ciò occorre tenere conto delle simmetrie/asimmetrie che esistono tra Italia e Germania” 0 FacebookWhatsappEmail post precedente La Sacra Macina post successivo Istantanee dalla crisi: occhi puntati sulla Siria (e sull’Italia) Dall'ultimo numero di BorgoNews TRA PLEBISCITO E TERRORISMO: LE MONTAGNE RUSSE DI... 11 Aprile 2024 VIAGGIO SUI CONFINI a cura di Lucia Mirti 11 Aprile 2024 LA GUERRA? ESTRANEA ALLA RAGIONE di Carla Mantelli 11 Aprile 2024 L’EREDITÀ DI DON PINO PUGLISI di Anna Pellegrini 11 Aprile 2024 BORGO LAB 2023/24: RICORDI E RIFLESSIONI (+ DUE... 21 Marzo 2024 IL LUNGO VIAGGIO DA VENTOTENE A BRUXELLES di... 21 Marzo 2024 LA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA: SFIDA DA AFFRONTARE O DA... 21 Marzo 2024 STORIE DI CORAGGIO E LIBERTÀ: VOCI DI DONNE... 21 Marzo 2024 PARMA: PROTAGONISTI I GIOVANI – Intervista a Beatrice... 7 Marzo 2024 L’8 MARZO PER ME di Hiba Bel Haj El... 7 Marzo 2024 Lascia un commento Cancella risposta Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Δ